La UNRWA spiegata agli Stati Uniti e al resto del mondo

By Franco Londei - Editor

Nelle ultime ore, subito dopo l’approvazione da parte della Knesset della legge che limita fortemente le operazioni della UNRWA, l’agenzia di soccorso per i rifugiati palestinesi, gli Stati Uniti e buona parte del mondo si sono sollevati chiedendo a Israele di rivedere la decisione.

Vorrei allora spiegare perché Israele è giunto a questa decisione e perché la nostra organizzazione ne aveva chiesto la chiusura sin dal lontano 2016.

La UNRWA ha contribuito in maniera decisiva a creare milioni di profughi palestinesi. Infatti a differenza della UNHCR, cioè della vera agenzia per i rifugiati dell’ONU, la UNRWA trasmette lo status di rifugiato anche ai discendenti dei rifugiati originali.

Come la stessa UNRWA ammette, “i discendenti dei rifugiati palestinesi maschi, compresi i bambini legalmente adottati, sono ammessi alla registrazione dello status di rifugiato”.

In questo modo dagli iniziali 600.000 profughi siamo arrivati a oltre otto milioni. Alla faccia del “genocidio”. E perché solo i rifugiati maschi? Le donne palestinesi non sono quindi rifugiate? In ogni caso solo questo rende la UNRWA un organismo illegale perché oltre a discrimina tutto il resto del mondo dei rifugiati, tale benefit non è presente nella Convenzione di Ginevra.

E con i palestinesi non c’entra niente nemmeno la definizione di rifugiato. Infatti secondo la UNRWA sono tali in quanto “persone la cui residenza abituale era la Palestina nel periodo che va dal 1° giugno 1946 al 15 maggio 1948, e che hanno perso la casa e i mezzi di sostentamento in conseguenza della guerra del 1948”.

Palestina? Residenza abituale in Palestina? È un uso dei termini molto forzato. In realtà queste persone che si sono allontanate da una zona di guerra erano solo degli “sfollati interni” e non dei “rifugiati”. È la Convenzione di Ginevra a marcare la differenza tra rifugiati e sfollati interni. È rifugiato o richiedente asilo colui che “ha fondato timore di essere perseguitato nel suo Paese” e per questo richiede la protezione internazionale. Sono invece sfollati interni (IDP) quelle persone o gruppi di persone costrette o obbligate a fuggire dai loro luoghi di residenza abituali a causa di un conflitto armato, di episodi di violenza generalizzata, violazioni dei Diritti Umani o per calamità naturale.

Mancano quindi i presupposti per concedere ai cosiddetti palestinesi lo status di rifugiato mentre ci sono tutti quelli per definirli IDP, cioè sfollati interni. La prova sta nel fatto che oggi in Israele vivono circa 1,5 milioni di arabi (o palestinesi, se preferite) che sono quelli rimasti in Israele nel 1948 e i loro discendenti senza che nessuno li perseguiti a causa della loro razza, religione o genere sessuale. L’uso del termine “rifugiato” è quindi strumentale ed errato per due motivi:

  1. la stragrande maggioranza dei cosiddetti profughi palestinesi non ha nessun Diritto di essere considerata tale in quanto nata dopo il 1948 e lo status di profugo non si può tramandare o ottenere per nascita o per etnia
  2. gli arabi fuggiti nel 1948 sono in realtà solo sfollati interni e non rifugiati in quanto non esistevano allora e non esistono adesso motivi che facciano pensare a un “fondato timore di essere perseguitati” per la loro razza, religione, orientamento sessuale ecc. ecc.

In sostanza attraverso la UNRWA si è piegato il Diritto Internazionale a favore dei cosiddetti palestinesi, si è costituito un organismo internazionale fraudolento basato su presupposti inesistenti trasformando degli sfollati interni in profughi e permettendo a questi ultimi di tramandare il loro status a figli, nipoti e pronipoti contribuendo così a creare intere generazioni di profughi per diritto di nascita.

Le scuole gestite dalla UNRWA: nel 2022 UN Watch ha denunciato che insegnati della UNRWA insegnavano ai bambini che uccidere un ebreo non era peccato, anzi, era giusto.

Nel rapporto si legge che «UN Watch ha denunciato oggi l’antisemitismo e l’incitamento al terrorismo diffusi di recente da 10 insegnanti e altri dipendenti dell’UNRWA. Questo si aggiunge agli oltre 100 educatori e dipendenti dell’UNRWA precedentemente denunciati dall’organizzazione non governativa UN Watch, un gruppo indipendente di monitoraggio dei diritti umani con sede a Ginevra».

Nel rapporto seguono i nomi dei dieci insegnanti che si sono macchiarti di questo gravissimo crimine.

Inquietante il video diffuso all’epoca da Rights Reporter e da altre organizzazioni nel quale si vede una recita scolastica in una scuola UNRWA nella quale si vedono bambini “travestiti da ebrei” e altri da “eroici terroristi palestinesi” con il mitra in mano.

Per non parlare dei libri di testo nelle scuole dalla UNRWA nei quali non esiste Israele e dove viene totalmente riscritta la storia. In un libro recentissimo, tra l’altro finanziato dall’Unione Europea, la terrorista palestinese Dalal Mughrabi veniva descritta come modello per i bambini.

incitamento odio unrwa

Nel 2019 persino Federica Mogherini si accorse che i libri di testo delle scuole della UNRWA incitavano all’odio verso gli ebrei. «L’incitamento alla violenza è incompatibile con la promozione della soluzione dei due stati e esacerba fortemente la mancanza di fiducia tra le comunità» disse la Mogherini. Da allora però non è cambiato nulla.

I bambini soldato di Allah: Nei campi estivi della UNRWA i bambini non giocavano, venivano addestrati all’uso delle armi. Una vera e propria “fabbrica di martiri”, bambini soldato che anche nel recente conflitto hanno donato il loro pesante tributo di sangue ad Hamas e alla Jihad Islamica.

bambini soldato di allah 4

È un lavoro capillare sulle nuove generazioni quello che fanno gli “insegnanti di morte” di Hamas e della Jihad Islamica, un lavoro per fare in modo che le nuove generazioni di bambini arabi non conoscano il significato del termine “pace” ma crescano con il culto dell’odio.

Non hanno nessuna possibilità i bambini soldato di Allah di conoscere strade alternative, non sanno cosa sia lo studio della storia se non quella del Profeta Maometto che insegna loro a odiare l’infedele e a ucciderlo. Per loro il gioco della guerra non è quello che fanno i bambini nel resto del mondo, un gioco appunto. Per loro il gioco della guerra è un addestramento militare a tutti gli effetti da mettere in pratica contro gli infedeli. Una vera e propria fabbrica di terroristi ma soprattutto di martiri pronti ad immolarsi per la causa di Allah.

Basterebbe tutto questo a mettere fuorilegge la UNRWA e a chiedere la sua chiusura. Ma c’è molto di più. La UNRWA è fortemente infiltrata da Hamas tanto da permettergli di usare gli ospedali e le scuole come centri di comando, copertura per i tunnel e per i depositi di armi.

Buona parte degli aiuti umanitari destinati alla popolazione di Gaza è finita “casualmente” nelle mani di Hamas, o meglio, è passata dalle mani della UNRWA a quelle di Hamas.  

E si potrebbe continuare per ore a raccontare di come la UNRWA invece di assistere i bisognosi sia diventata un formidabile mezzo di mimetizzazione per Hamas e per la Jihad Islamica, per le loro armi, per i loro missili. Di come i bambini “addestrati” sui banchi della UNRWA siano passati direttamente dai libri alla prima linea.

Questa è la UNRWA che Stati Uniti e Unione Europea continuano a difendere e a finanziare con miliardi di dollari. Bene ha fatto il Governo israeliano a metterli alla porta.

TAGGED:
Share This Article
Follow:
Esperto di Diritti Umani, Diritto internazionale e cooperazione allo sviluppo. Per molti anni ha seguito gli italiani incarcerati o sequestrati all’estero. Fondatore di Rights Reporter