Stati Uniti preoccupati. Minaccia nucleare russa concreta

3 Novembre 2022

Ieri sera gli Stati Uniti si sono detti «sempre più preoccupati» dopo che è emerso che alti ufficiali militari russi hanno discusso su come e quando usare un’arma nucleare in Ucraina.

L’intelligence statunitense ha monitorato le conversazioni, che non coinvolgevano Vladimir Putin, ma che hanno causato disagio a Washington sulla scia della retorica aggressiva del presidente russo.

John Kirby, portavoce della Casa Bianca per la sicurezza nazionale, ha dichiarato che «non c’è alcuna indicazione» che il Presidente russo abbia deciso di usare un’arma nucleare, ma ha avvertito che «potremmo non cogliere ogni singolo indicatore».

Ha poi aggiunto: «È inquietante quanto [Putin] ritiene di doversi spingere per portare avanti questa guerra».

Il comunicato è arrivato mentre Dmitry Medvedev, ex presidente russo e alto funzionario del Consiglio di sicurezza, ha dichiarato che l’obiettivo dell’Ucraina di reclamare tutti i territori occupati dai russi, tra cui la regione del Donbas e la Crimea, sarebbe una «minaccia all’esistenza al nostro Stato».

Medvedev ha affermato che questo sarebbe un «motivo diretto» per invocare la deterrenza nucleare della Russia.

Il Ministero degli Esteri russo ha inoltre affermato che il mondo sta barcollando sull’orlo di un conflitto nucleare e ha accusato l’Occidente di provocazioni che potrebbero portare a «conseguenze catastrofiche».

In un comunicato il Ministero ha denunciato «azioni irresponsabili e impudenti volte a minare la nostra sicurezza nazionale» e ha invitato le altre potenze nucleari ad «abbandonare i pericolosi tentativi di violare i reciproci interessi vitali».

La dichiarazione invita le potenze nucleari – Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Cina – a «lavorare insieme per risolvere il compito prioritario di evitare qualsiasi scontro militare».

Nel frattempo, un alto funzionario occidentale ha affermato che Putin è stato indebolito dalla sua decisione di invadere l’Ucraina.

Il funzionario ha dichiarato che: «Stiamo vedendo l’esercito russo umiliato dall’Ucraina. Non avevano un piano B, pensavano che sarebbe stato facile».

«Questo potrebbe accelerare qualche forma di successione»

Le prossime elezioni presidenziali in Russia sono previste per il 2024. Tuttavia gli esperti ritengono che una nuova leadership al Cremlino non è prevista “a breve”.

La Russia possiede fino a 2.000 armi nucleari tattiche e qualsiasi decisione di usarne una dovrebbe essere presa da Putin. Il New York Times ha riportato per la prima volta la notizia secondo cui alcuni suoi funzionari militari avrebbero discusso le modalità di utilizzo.

Nelle discussioni tra gli ufficiali militari russi non sono stati indicati obiettivi specifici.

Da quando le informazioni sono state rese note a Washington a metà ottobre, ci sono state comunicazioni tra alti funzionari statunitensi e russi. Tra queste, le telefonate tra Lloyd Austin, Segretario alla Difesa degli Stati Uniti, e il suo omologo russo Sergei Shoigu.

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