Era dai tempi della marcia su Roma che non si vedevano cose simili, solo che questa volta i fascisti travestiti da grillini hanno marciato direttamente dentro il Parlamento, vere è proprie squadracce pronte a insultare, minacciare, persino sfiorare l’aggressione fisica. Chiamiamole con il proprio nome queste cose, questo è fascismo, la politica fatta bene o fatta male non c’entra nulla.
La cronaca di quanto è avvenuto ieri in Parlamento è riportata da diversi giornali (qui una breve rassegna stampa) e quindi non starò qui a riproporvela, quello che voglio fare e analizzare questo fenomeno squadrista e ragionare su come un partito politico, il Movimento 5 Stelle, che si professa democratico e si innalza a difensore del popolo italiano, sia in effetti un partito spinto da una ideologia fascista dove il dialogo democratico viene bandito e dove o si fa come vogliono loro oppure si sfascia tutto e si passa direttamente agli insulti e alle minacce.
Il Paese, almeno quella parte che ancora crede alla democrazia, non può e non deve rimanere indifferente di fronte a queste cose perché il passo dalla sceneggiata in Parlamento alla vera e propria violenza è veramente breve. A parte che la magistratura dovrebbe indagare (molto velocemente) su quanto accaduto ieri in Parlamento e ci vorrebbe qualche magistrato con le palle che inizi a far scattare indagini e provvedimenti contro questi fascisti, e poi lo stesso Parlamento dovrebbe portare all’attenzione della magistratura il fatto che il Movimento 5 Stelle ha di fatto interrotto lo svolgimento democratico dei lavori parlamentari, un fatto gravissimo mai accaduto prima se non, appunto, al tempo dei fascisti.
E il simbolo è proprio quel video che i grillini stanno elogiando in rete, quello della discussione tra Alessandro di Battista e Roberto Speranza (lo trovate qui) dove si capisce perfettamente la prepotenza fascista di vecchia memoria dei deputati del Movimento 5 Stelle. Che dire poi degli insulti sessisti alle deputate del PD o della Presidente Boldrini che, per la prima volta nella storia della Repubblica, ha dovuto chiudere a chiave lo studio della presidenza della Camera oppure del deputato del Movimento 5 Stelle, Angelo Tofolo, che in Parlamento urla boia chi molla di fascistoide memoria.
Io non so cosa ne pensino gli italiani per bene, ma la deriva fascista del Movimento 5 Stelle (per altro ampiamente prevista) sta assumendo connotati davvero preoccupanti. E secondo fonti del M5S oggi a Roma arriverà anche Grillo a dar manforte alle sue camice nere dopo che ieri c’è stato Casaleggio. Ora c’è da chiedersi fino a dove si vuol spingere il Movimento 5 Stelle dopo che si è auto-isolato da tutti e se era questo il piano originario del duo Grillo/Casaleggio.
Bianca B.
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