Nausea, mal di testa e dolore in risposta a pressione, suoni o calore. Sono questi alcuni sintomi della cosiddetta “Sindrome dell’Avana” che preoccupa così tanto il Pentagono da spingere il Segretario alla Difesa Lloyd Austin ad inviare una circolare a tutte le forze armate e agli appaltatori.
A riferirlo è stato il New York Times il quale ha pubblicato alcuni spezzoni della circolare inviata dal Segretario alla Difesa.
Nella lettera Austin “ordina” a tutte le forze militari e agli appaltatori della Difesa che incontrassero tali sintomi a lasciare immediatamente l’area con tutta la famiglia e/o i colleghi e ad avvisare immediatamente il superiore o il responsabile dell’area.
La “Sindrome dell’Avana” viene così chiamata in quanto è stata rilevata per la prima volta su personale del Dipartimento di Stato a Cuba.
Successivamente il disturbo è stato segnalato in Austria, Cina, Russia e persino a Washington, vicino alla stessa Casa Bianca.
I sintomi, oltre a quelli già descritti, includono vertigini, mal di testa, perdita dell’udito e confusione e, in alcuni casi, anche segnalazioni di danni cerebrali permanenti.
«In coordinamento con i nostri partner, stiamo indagando con molta attenzione sui rapporti di possibili incidenti sanitari inspiegabili ovunque vengano segnalati», ha affermato il portavoce del Dipartimento di Stato.
«L’intera agenzia sta esaminando attivamente una serie di ipotesi, ma non ha stabilito la causa di questi incidenti o se costituiscono un attacco di qualche tipo da parte di un attore straniero» ha poi aggiunto.
A luglio, la rivista New Yorker ha riferito che dall’inizio del 2021 si erano verificati dozzine di nuovi casi di “Sindrome dell’Avana” tra i funzionari statunitensi a Vienna, in Austria.
Il mese scorso il vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris ha ritardato un viaggio in Vietnam dopo che l’ambasciata degli Stati Uniti ad Hanoi ha segnalato un possibile caso, sollevando preoccupazioni sul fatto che la vicepresidente potesse essere un bersaglio.
L’amministrazione dell’ex presidente Donald Trump ha ritirato il personale statunitense dall’Avana ed espulso i diplomatici cubani da Washington, suggerendo che dietro i presunti attacchi c’era il governo cubano o quello russo.
La CIA ha creato una task force per indagare a fondo sulla “Sindrome dell’Avana” e su eventuali collegamenti con paesi terzi.
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