Ringraziamo l’Iran per il grande attacco contro Israele

15 Aprile 2024
grande attacco iraniano contro israele

Noi israeliani dovremmo ringraziare l’Iran per il grande attacco contro Israele della notte tra sabato e domenica. Dovremmo, perché a prescindere dal successo della difesa con l’eliminazione del 99% delle minacce, quell’attacco è stato così massiccio da rendere l’idea di quello che può fare Teheran contro un altro qualsiasi paese che non disponga dei sistemi di difesa israeliani.

Israele dovrebbe ringraziare gli Ayatollah perché dopo gli attriti per la guerra di Gaza e per il numero delle vittime civili (fortemente ridimensionato) i paesi arabi si sono ricompattati con lo Stato Ebraico e addirittura la Giordania ha partecipato alla difesa di Israele, nonostante la Fratellanza Musulmana e le pressioni palestinesi. Perché odiano molto di più il regime iraniano di quanto [poco] siano interessati al destino dei palestinesi.

«I nostri partner regionali si sono fatti avanti nonostante sei mesi di tensione molto significativa tra loro e Israele, e tra loro e gli Stati Uniti che supplicavano di fare qualcosa per frenare gli israeliani a Gaza», ha affermato Steven Cook , analista del Medio Oriente presso il Council on Foreign Relations.

«Non importa quanto i paesi della regione possano detestare il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu , disprezzano ancora di più il governo iraniano e i loro proxy» ha aggiunto Cook.

Israele dovrebbe ringraziare l’Iran perché la portata dell’attacco contro Israele è stata tra le più grandi dell’era moderna, paragonabile (addirittura superiore) solo allo sbarramento di apertura “shock and awe” della Russia il primo giorno dell’invasione dell’Ucraina, il 24 febbraio 2022, quando Mosca ha lanciato tra i 160 e i 200 missili da crociera e balistici, contro un paese che è oltre 20 volte più grande di Israele.

Il piano dell’attacco iraniano ha replicato in molti modi alcuni dei più grandi attacchi russi in Ucraina: prima uno sciame di droni Shahed a movimento lento destinati a sopraffare le difese aeree e a identificare le posizioni delle batterie di difesa aerea, poi missili da crociera e poi una raffica di missili balistici più veloci che sono notoriamente difficili da intercettare.

I Paesi arabi della regione sono rimasti letteralmente terrorizzati da una simile potenza di fuoco che solo la grande tecnologia israeliana unita a quella americana poteva bloccare. Ma cosa succederebbe se Teheran portasse un attacco simile contro uno di questi paesi? Oggi nelle capitali arabe si discute di questo, non di Gaza o dei palestinesi.

Gerusalemme dovrebbe ringraziare Teheran per il grande attacco contro Israele perché gli Ayatollah sono riusciti nella missione impossibile di ricreare solidarietà attorno a Israele dopo l’enormità degli errori commessi da Netanyahu in questi sei mesi seguiti alla strage del 7 ottobre, errori che avevano isolato Israele allontanandolo persino da un alleato di ferro come gli Stati Uniti.

Ora c’è solo da sperare che il Governo israeliano non sprechi questo enorme regalo fattogli dagli Ayatollah iraniani, magari andando a cercare frettolose e inefficaci vendette. Ora che tutti hanno visto cosa può fare l’Iran è il momento buono per coalizzare i nemici del regime teocratico iraniano e, magari, di puntare seriamente a fermare il loro programma nucleare.

Seguici su…

Dona con carta di credito

Sostienici usando PAYPAL

Sostieni Rights Reporter con una piccola donazione

Newsletter

Fai come migliaia di nostri lettori, iscriviti alla nostra newsletter per rimanere sempre aggiornato senza però essere disturbato. Puoi cancellarti quando vuoi
missili balistici iraniani
Previous Story

I missili balistici iraniani: cosa sappiamo?

gabinetto di guerra discute su risposta israeliana
Next Story

La reazione di Israele ci sarà. Su come e quando non c’è accordo

Latest from Medio Oriente

Go toTop