Il nuovo leader della Siria, Ahmed al-Sharaa, apre a Russia e Iran

By Haamid B. al-Mu’tasim - Blogger
Il nuovo leader siriano, Ahmed al-Sharaa

Abu Mohammed al-Golani, ora Ahmed al-Sharaa, leader del nuovo governo in Siria, ha dichiarato in un’intervista pubblicata ieri sul canale saudita Al-Arabiya che le ultime dichiarazioni saudite sulla Siria sono “molto positive” e ha sottolineato che il regno sta cercando di dare stabilità alla Siria.

Secondo lui, l’Arabia Saudita ha grandi opportunità di investimento in Siria. Ha detto: “Sono orgoglioso di tutto ciò che l’Arabia Saudita ha fatto per la Siria, e ha un ruolo centrale nel futuro del paese”. In un’intervista, ha detto di essere nato a Riyadh, di aver vissuto lì fino all’età di sette anni e di “desiderare di visitarla di nuovo”.

Al-Sharaa ha affermato che le organizzazioni armate nel Paese verranno smantellate. Per quanto riguarda la sua organizzazione, Hay’at Tahrir al-Sham (HTS), ha affermato che “l’organizzazione sarà smantellata di sicuro”.

Ha detto che l’attuale amministrazione sta conducendo trattative con le “Forze Democratiche Siriane” (SDF), la maggior parte delle quali sono formate da combattenti curdi, con l’obiettivo di risolvere l’attuale crisi nel nord-est della Siria, e successivamente aggiungerle alle forze armate appartenenti alla governo. In questo contesto ha affermato che i curdi sono parte integrante della Siria e che non ci sarà alcuna divisione del paese.

Inoltre, Al-Sharaa ha dichiarato che spera che la nuova amministrazione americana guidata da Donald Trump rimuova le sanzioni contro il Paese.

Al-Sharaa ha fatto riferimento anche all’Iran ed ha espresso la speranza per un cambiamento nel suo approccio regionale. Secondo lui, “gran parte degli abitanti del Medio Oriente si aspetta un ruolo positivo dell’Iran nella regione”. Ha sottolineato che i suoi uomini “hanno compiuto il loro dovere nei confronti dei comandanti iraniani che hanno operato in Siria, nonostante le ferite che l’Iran ci ha lasciato […] Ci aspettavamo dichiarazioni positive da Teheran”.

Riguardo alla Russia, ha detto che non vuole che lasci il paese in un modo che non si addice alle sue relazioni con la Siria, e ha sottolineato che “la Russia è il secondo paese più potente del mondo e ha una grande importanza”. Secondo lui Damasco ha interessi strategici con Mosca

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Blogger siriano rifugiato in Italia. Esperto di terrorismo islamico e di dinamiche mediorientali in particolare di Siria e Iraq