Nucleare iraniano: cosa ha voluto dimostrare veramente Netanyahu

110.000 file, 55.000 pagine e 55.000 file digitali su CD-ROM. Mezza tonnellata di materiale segreto riguardante il programma nucleare iraniano e trafugato dal Mossad in quella che è senza dubbio una delle più grandi operazioni di intelligence della storia moderna. Ma a cosa servono veramente?

Era il 2016 quando il Mossad con una operazione davvero senza precedenti riusciva ad individuare e successivamente a trafugare una quantità spaventosa di documenti riguardanti il programma nucleare iraniano.

Ieri sera quei documenti sono stati mostrati in diretta TV al mondo dal Premier israeliano, Benjamin Netanyahu, documenti che dimostrano come sul loro programma nucleare gli iraniani abbiano mentito ripetutamente alla comunità internazionale.

Attenzione però perché in questo momento particolarmente difficile occorre essere onesti. Quei documenti non dimostrano che l’Iran ha violato l’accordo sul nucleare iraniano (JCPOA) ma dimostrano che l’Iran stava effettivamente cercando di ottenere armi atomiche, una eventualità sempre negata dagli Ayatollah.

Project Amad, era questo il nome in codice dato dagli iraniani al loro progetto che mirava a dotare la Repubblica Islamica di almeno cinque ordigni nucleari della stessa potenza di quello di Hiroshima da poter trasportare su testate posizionate su missili. I documenti trafugati dal Mossad è questo che dimostrano, documentano cioè che l’Iran ha sempre mentito e non che quel programma sia ancora attivo.

Chiarito questo, è indiscutibile che se gli iraniani hanno mentito in passato è quantomeno possibile, se non altamente probabile, che lo facciano anche oggi visto che il pessimo accordo sul nucleare iraniano non prevede per gli ispettori delegati al controllo l’accesso a qualsiasi area in Iran. Per esempio gli ispettori della AIEA non hanno accesso alle basi militari e per determinati siti devono avvisare prima di ogni ispezione. Oltre a questo nel JCPOA non è previsto alcun controllo sul programma balistico iraniano.

Per questo è necessario che quell’accordo venga pesantemente rivisto come chiedono il Presidente Trump e il governo israeliano. Per questo ieri sera Netanyahu ha mostrato al mondo le menzogne di lunga data degli Ayatollah.

Un pericolo reale e incombente

Quello iraniano è un pericolo reale e incombente che aleggia non solo su Israele ma su tutto il mondo. I documenti mostrati ieri sera dal premier israeliano lo dimostrano, la strepitosa azione del Mossad lo dimostra. Gli iraniani non si sono mai fatti scrupolo di nascondere le loro intenzioni genocide verso Israele ma hanno accuratamente nascosto la reale portata del loro programma nucleare, un programma che non è pericoloso solo per lo Stato Ebraico ma per tutto il mondo e che grazie al pessimo accordo raggiunto dalla comunità internazionale con Teheran può benissimo essere implementato in segreto. E’ questo il punto focale mostrato ieri sera da Netanyahu, un punto che per l’immediato futuro purtroppo non promette nulla di buono.

Paola P. Goldberger

Esperta di intelligence. Vive e lavora in Israele nel settore della difesa

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