Non ha tardato ad arrivare la contromossa francese al trucchetto del “permesso di soggiorno temporaneo” che l’Italia vorrebbe dare ai migranti tunisini che vogliono raggiungere un altro Stato dell’Unione Europea.
Il Ministero dell’interno francese ha infatti inviato una nota a tutti i prefetti specificando che “le regole per l’ingresso in Francia sono rigidissime”. Nella nota il Ministero degli Interni transalpino fa notare che “per entrare in Francia da un Paese terzo, anche dell’area Schengen, lo straniero deve avere un permesso di soggiorno notificato alla Commissione UE, nonché un documento di viaggio emesso dal Paese europeo di provenienza e, infine, deve dimostrare di poter essere economicamente indipendente”. Chi non avrà questi requisiti deve essere respinto.
In sostanza non basterà affatto il permesso di soggiorno temporaneo ventilato dal Governo italiano per permettere alle migliaia di tunisini che vogliono entrare in Francia di passare il confine francese. Devono dimostrare di avere le risorse finanziarie per essere autosufficienti e, soprattutto, il loro permesso deve avere il timbro della Commissione UE, cosa che chiaramente il permesso di soggiorno temporaneo italiano non ha.
Con questa direttiva di fatto la Francia elude il trucchetto italiano di concedere i visti provvisori ai migranti tunisini al fine di permettere loro l’espatrio e rimanda la palla nelle mani del Governo Italiano. L’impressione è che la battaglia sul rimpallo dei migranti tunisini sia appena all’inizio.
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