Il messaggio a Teheran e la teoria dell’escalation a senso unico

21 Luglio 2024
ribelli houthi dello Yemen con missili iraniani

Qualcuno di quelli bravi dovrebbe spiegarmi perché se i ribelli Houthi dello Yemen lanciano oltre 400 tra missili e droni contro Israele va tutto bene, ma se Israele risponde bombardando obiettivi Houthi nello Yemen si parla di “escalation”.

E visto che ci siamo, spiegatami anche perché il Segretario Generale dell’ONU, Antonio Guterres, per mesi non si è preoccupato minimamente degli attacchi degli stessi Houthi e di Hezbollah contro Israele, ma oggi si dice “gravemente preoccupato” per l’attacco israeliano in Yemen.

Visto così sembrerebbe che gli attacchi contro Israele vadano bene e non provochino patemi, ma le risposte di Israele provocano preoccupazione e fanno gridare alla escalation. È malato questo sistema, e se non è malato è corrotto.

Ieri pomeriggio l’aviazione israeliana ha colpito molto duramente il porto di Hodeida, nello Yemen occidentale. L’attacco israeliano è avvenuto in risposta agli oltre 400 attacchi dei ribelli Houti legati all’Iran e in particolare a quello che venerdì ha colpito Tel Aviv.

Israele non ha colpito per primo lo Yemen, ha risposto ad uno stillicidio di attacchi portati per conto di Teheran dalle milizie yemenite contro il proprio territorio.

L’escalation non la provoca quindi Israele ma la sta provocando l’Iran che attraverso i suoi proxy attacca Israele con Hamas da Gaza, con Hezbollah dal Libano e con gli Houthi dallo Yemen. Gerusalemme risponde semplicemente a questi attacchi e lo fa nel modo che ritiene più appropriato.

Il Segretario generale dell’ONU farebbe bene a preoccuparsi del fatto che gli Ayatollah hanno dato il via ad una guerra che sta incendiando tutto il Medio Oriente, e non di come si difende Israele dagli attacchi iraniani.

Ieri sera ho sentito i soliti cialtroni e palloni gonfiati straparlare di “risposta esagerata” da parte di Israele e dell’immancabile “rischio di escalation”. Tutto normale, ormai ci siamo abituati. Lo abbiamo sentito centinaia di volte nella guerra tra Israele e Hamas, per non parlare poi di quella tra Russia e Ucraina. Anche in quel caso gli attacchi russi vanno bene, ma le risposte ucraine rischiano di innescare una escalation. Buffoni strapagati, altro che giornalisti.

Piuttosto se io fossi un giornalista di quelli bravi che vanno in TV e mi sentissi in obbligo di informare in maniera compiuta i miei “follower” su quanto accaduto ieri, mi concentrerei sul messaggio israeliano a Teheran. La distanza tra Israele e lo Yemen e di circa 2.000 Km, quella tra Israele e l’Iran tra i 1.700 e i 2.200 Km. Sono sicurissimo che a Teheran stanno già facendo i conti.

distanza israele yemen iran

Franco Londei

Esperto di Diritti Umani, Diritto internazionale e cooperazione allo sviluppo. Per molti anni ha seguito gli italiani incarcerati o sequestrati all’estero. Fondatore di Rights Reporter

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