Bella la metafora usata ieri dal Ministro Tremonti per dire che se l’Italia affonda saranno tutti ad affondare compreso la casta di privilegiati che ci chiede sacrifici e sangue ma che non rinuncia a nessuno dei suoi privilegi. Tremonti ha detto che, come nel Titanic, quando la nave affonda anche quelli di “prima classe” affondano. Peccato che, come con l’Italia, le cose non andarono così.
Caro Ministro Tremonti, lei non conosce bene la storia del Titanic altrimenti saprebbe che mentre la nave affondava l’equipaggio imbarcava sulle scialuppe di salvataggio, prima di tutti gli altri e attraverso una cernita spietata, solo i passeggeri di prima classe lasciando affogare donne e bambini in luogo di spocchiosi ricconi stracolmi di oro e gioielli. Ma non ha visto il film di Di Caprio?
Ecco, la metafora usata dal Ministro delle Finanze calza a pennello anche per l’Italia. La nave affonda e ad affogare sono solo i passeggeri di seconda e terza classe, mentre quelli di prima classe (la casta) si mettono al riparo su confortevoli scialuppe di salvataggio. Certo, magari si bagneranno un po’ i piedini, ma le scialuppe sono per loro. Solo se ne avanzerà qualcuna (ma sarà difficile) la potranno usare anche qualcuno di quegli sfigati caduti in acqua e non ancora affogati. Ma sarà una strage.
Caro Ministro, involontariamente lei ha usato una metafora che rende benissimo l’idea della sua legge finanziaria. Lacrime e sangue per i poveracci e nessun sacrificio per la casta. Insomma, ad affogare (nella merda) sono sempre i soliti.
Carlotta Visentin
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