Matteo Renzi ha detto che Grillo è un cabarettista e che farebbe meglio a far lavorare i suoi parlamentari che costano ai contribuenti diversi milioni di euro. Gli risponde a stretto giro di posta il grillino Luigi Di Maio attraverso un post sul solito blog di Grillo nel quale il deputato del M5S invita Renzi a «guardare le nostre presenze in aula, di valutare il nostro indice di produttività su emendamenti, leggi e interrogazioni e di confrontarlo con i 42 milioni di euro di rimborsi elettorali a cui abbiamo rinunciato (oltre al milione ogni tre mesi di nostri stipendi)».
Onore al merito al M5S per la restituzione dei 42 milioni di euro per i rimborsi elettorali, non lo ha fatto nessun altro. Tuttavia non è sufficiente a ripagare la fiducia di tutti quei milioni di elettori che hanno dato il voto al M5S con la speranza che riuscissero a cambiare qualcosa. Non lo hanno fatto, non lo stanno facendo e non lo faranno mai, semplicemente perché il M5S è del tutto ininfluente nel suo completo isolazionismo. Quei voti e tutti i soldi che costano i deputati del M5S sono letteralmente buttati via, ha ragione Renzi.
E’ a questo che si riferiva il sindaco di Firenze quando diceva che Grillo dovrebbe far lavorare i suoi, non alle decine di emendamenti che nessuno si fila, anche perché alcuni sono fatti con le ginocchia più che con il cervello. Si riferiva al fatto che il M5S dovrebbe uscire dal suo ininfluente isolamento fatto solo di ridicole dichiarazioni, di qualche “bella parolaccia” che fa odiens tra gli idioti ma che non risolve niente alla gente della strada. A vedere i deputati del M5S in Parlamento sembra di vedere tanti pierini a scuola che si divertono a prendere per i fondelli il professore più che deputati italiani intenti a risolvere i problemi del Paese. Anche sulla legge contro il negazionismo siete riusciti a distinguervi nel non fare nulla.
Caro Luigi Di Maio, lavorare vuol dire essere influenti nelle decisioni importanti, vuol dire partecipare alle discussioni in maniera costruttiva e non essere solo presenti in aula e fare i ridicoli. Questo vuol dire LAVORARE per un deputato che rappresenta milioni di persone. Lavorare vuol dire fare quello per cui la gente ti ha votato e non seguire solo il capo bastone Grillo (e Casaleggio). Fino ad oggi il M5S non ha fatto proprio nulla di tutto questo quindi affermare che non ha lavorato è perfettamente corretto. Mi rimane solo un dubbio a tal riguardo: quando siete saliti sul tetto di Montecitorio non è che avete messo a posto anche qualche antenna? Sarebbe l’unica volta che avete veramente fatto qualcosa.
Bianca B.
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