Sarebbe stato ucciso dalle bombe della NATO il figlio minore del Colonnello Gheddafi, Saif al-Arab. A rivelarlo è stato un portavoce del regime libico il quale ha detto che nell’attacco sarebbero morti anche i figli di Saif al-Arab mentre il Colonnello Gheddafi, che si trovava nello stesso stabile, sarebbe rimasto illeso.
Il condizionale in questi casi è d’obbligo in quanto mancano del tutto conferme indipendenti. Un portavoce della NATO non ha potuto confermare la notizia, mentre a Misurata si è festeggiato quando si è appreso della morte del figlio del Rais libico.
Ieri Gheddafi aveva pesantemente minacciato l’Italia affermando che “Italia e Libia sono materialmente in guerra” e che “avrebbe portato la guerra in Italia”, facendo intendere chiaramente che ci sono cellule terroristiche libiche pronte a colpire nel nostro Paese.
Immediato l’innalzamento dell’allerta in tutta Italia e in particolare a Roma dove oggi si terranno sia le manifestazioni per la beatificazione di Giovanni Paolo II che le tradizionali manifestazioni del 1° maggio. I servizi di intelligence stanno monitorando alcuni gruppi di libici residenti in Italia e hanno innalzato l’allerta alle frontiere. Allerta alta anche a Lampedusa dove non si esclude che terroristi libici possano infiltrarsi tra i richiedenti asilo che in queste ore stanno arrivando a migliaia nell’isola.
Il Governo italiano tende a non drammatizzare le minacce di Gheddafi ma è chiaro che non vengono sottovalutate, vista anche la storia terrorista del Rais libico. Nel mirino del Colonnello in particolare il Premier italiano, Silvio Berlusconi, definito dal Rais “un criminale”, è il Parlamento che, sempre secondo Gheddafi, non rappresenterebbe il “pacifico popolo italiano”.