Secondo un recente rapporto della UNRWA (The United Nations Relief and Works Agency for Palestine Refugees in the Near East), l’agenzia delle Nazioni unite dedicate unicamente ai palestinesi, sarebbero circa 40.000 i palestinesi fuoriusciti dalla Siria e rifugiatisi in Libano. In particolare sarebbero concentrati nella zona di Sidone dove ieri si è assistito a una singolare protesta.
Un numeroso gruppo di palestinesi fuoriusciti dalla Siria ha protestato davanti alla sede della UNRWA di Sidone. I manifestanti chiedevano all’agenzia delle Nazioni Unite una somma in denaro mensile per “sostenere le spese di vitto e alloggio”. Si sono avuti momenti di tensione e per alcune ore si è temuto che i manifestanti occupassero la sede dell’agenzia Onu.
Il portavoce della UNRWA in Libano, Hoda Samra, è intervenuto per specificare alcune cose. Samra ha detto che la UNRWA fornisce ai palestinesi fuoriusciti dalla Siria tre pasti al giorno, una quantità indefinita di contante e diversi buoni spesa, ma che “non può garantire una cifra fissa mensile come se fosse uno stipendio”. Samra ha poi aggiunto che la UNRWA fornisce servizi medici e sanitari, garantisce l’istruzione dei bambini figli dei fuoriusciti dalla Siria e che i profughi siriani “non palestinesi” non godono degli stessi “privilegi” di cui godono i palestinesi.
Le parole di Hoda Samra, riprese dalla stampa libanese, non hanno fatto altro che alimentare ancora di più la protesta palestinese. Così si è deciso di istituire un presidio fisso davanti alla sede della UNRWA di Sidone e probabilmente di altre città. Da oggi ogni giorno si svolgeranno proteste davanti alle sedi della UNRWA per chiedere una somma di denaro mensile. A fianco dei palestinesi si è schierata l’Autorità Nazionale Palestinese che ha rilasciato un dichiarazione nella quale chiede alla UNRWA di “provvedere al sostentamento economico dei palestinesi fuoriusciti dalla Siria”.
Prosegue così lo scandalo della UNRWA, una agenzia Onu unica nel suo genere in quanto dedicata unicamente a garantire privilegi non previsti dalle leggi internazionali a una categoria di persone che secondo il Diritto Internazionale non ne avrebbe alcun Diritto. Tra i tanti privilegi garantiti dalla UNRWA c’è anche quello di considerare i discendenti dei palestinesi fuggiti dai territori contesi alla stregua di profughi, cosa del tutto unica al mondo e che negli ultimi decenni ha fatto lievitare il numero dei cosiddetti “profughi palestinesi” da poche decine di migliaia a 4,5 milioni. E adesso pretendono anche il vitalizio.
Sharon Levi
Vi servono soldi? Chiedeteli direttamente ai vostri cari fratelli arabi (e persiani). Non ve li danno nemmeno loro? Segno che non servite più per rompere le palle ad Israele. Ciò conferma che i guai per i palestinesi vengono solo dai fratelli arabi (e persiani) e dalla propria classe dirigente (o tiranneggiante).