La Svezia riconoscerà la Palestina come Stato. Lo ha detto ieri il nuovo Primo Ministro svedese, Stefan Lofven, parlando in parlamento durante l’apertura dei lavori del nuovo Governo svedese di sinistra.
«Il conflitto tra Israele e Palestina può essere risolto solo con una soluzione a due stati, negoziata in conformità del diritto internazionale – ha detto Lofven di fronte al Parlamento aggiungendo poi che – una soluzione di due Stati richiede il riconoscimento reciproco e la volontà di convivenza pacifica. La Svezia sarà pertanto il primo Stato europeo che riconoscerà lo Stato di Palestina».
Peccato che le parole del Primo Ministro svedese siano solo “belle parole” perché parlano di “due Stati” e di “pacifica convivenza”, cioè quanto di più lontano ci sia dalle intenzioni palestinesi che invece vogliono e sognano da decenni la “grande Palestina”, uno Stato unico depurato dalla presenza ebraica. Lo hanno dimostrato più volte e continuano a dimostrarlo anche oggi. La Palestina ha avuto mille occasioni per essere completamente indipendente, ha avuto mille occasioni per vivere in pace vicino a uno Stato Ebraico ma ha sempre scelto la guerra e mai la pace.
La scelta della Svezia è una scelta scellerata che mira a legittimare il Governo di Unità Nazionale palestinese che comprende anche Hamas e punta dritto a forzare la mano ad altri Governi europei di sinistra e filo-palestinesi ai quali poco importa di riconoscere uno Stato palestinese ma importa moltissimo delegittimare Israele. Non è un caso che questa mattina i media arabi riportino con enfasi la decisione svedese.
Il primo Ministro svedese ha poi plaudito l’iniziativa presa giovedì scorso dalla Unione Europea di condanna per la costruzione di 2.610 nuovi insediamenti a Gerusalemme Est sostenendo che «rappresenta un passo estremamente negativo che mina le prospettive di una soluzione a due stati e mette in discussione l’impegno di Israele a una soluzione pacifica e negoziata con i palestinesi» dimenticando completamente che, come ha ben spiegato il Premier israeliano Netanyahu, quegli insediamenti sorgeranno nella parte ebraica di Gerusalemme e che comunque la città non è divisibile ed è capitale dello Stato Ebraico di Israele.
Ancora una volta ci si riempie la bocca con il “Diritto Internazionale” e con le parole “pace” e “convivenza” senza sapere di cosa si stia realmente parlando. Il Primo Ministro svedese farebbe bene a ripassarsi il discorso di Abu Mazen all’Onu e magari pensarci un attimo quando accosta la parola “Palestina” alle parole Pace e convivenza pacifica.
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