Ieri la televisione iraniana ha mostrato un video/documentario sulla Jihad Islamica, il gruppo terrorista palestinese sotto il completo controllo di Teheran che opera dalla Striscia di Gaza.
Nel video i terroristi presentano un nuovo missile in grado di raggiungere Tel Aviv e addirittura oltre.
Secondo la Jihad Islamica il missile è stato costruito con il fondamentale apporto dell’Iran e oltre che raggiungere quasi ogni parte di Israele sarebbe anche molto preciso.
Non c’è posto per gli israeliani in Palestina
«Siamo riusciti a costruire un missile in grado di raggiungere Tel Aviv e anche Netanya» dice una voce nel video aggiungendo che il suo raggio d’azione potrebbe arrivare anche oltre.
La voce in sottofondo afferma poi che se Israele dovesse attaccare la Striscia di Gaza rimarrebbe sorpreso dalla reazione della Jihad Islamica.
«Se il nemico dovesse compiere un atto di stupidità attaccando la Striscia di Gaza e i suoi abitanti trasformeremo le città israeliane in un inferno» afferma la voce in sottofondo. «Non c’è posto per loro (gli israeliani n.d.r.) in Palestina. O se ne vanno o subiranno i nostri colpi mortali» conclude la voce.
La voce poi nel parlare della guerra con Israele ha riaffermato che «è un dovere di ogni miliziano catturare militari israeliani da scambiare con i prigionieri detenuti in Israele».
E’ un momento di grande propaganda dei gruppi legati all’Iran
Sempre ieri anche Hezbollah, l’altro gruppo terrorista legato direttamente a Teheran, ha diffuso il video dell’attacco contro un convoglio israeliano avvenuto il 28 gennaio 2015 sul Monte Dov (zona nota anche come le Fattorie di Shebaa) nel quale persero la vita due militari israeliani e ne rimasero feriti sette.
Il video mostra chiaramente l’uso di razzi anticarro contro il convoglio israeliano e vorrebbe dimostrare la capacità di Hezbollah di colpire l’esercito di Gerusalemme.
Secondo gli analisti israeliani i due video farebbero parte di una larga campagna di propaganda volta a scoraggiare gli israeliani a reagire a eventuali attacchi e a colpire in maniera preventiva obiettivi iraniani o di gruppi terroristici legati a Teheran.
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