Bambini palestinesi spediti volontariamente sempre in prima linea, perché si sa, un adolescente ferito o arrestato per aver commesso un crimine fa sempre notizia e mai come adesso i palestinesi hanno bisogno di “martiri” da esporre al mondo.
Così arriva su Twitter la guida per i bambini palestinesi su come colpire con le pietre i passanti ebrei o, meglio ancora, le macchine delle famiglie ebree in transito, una tecnica che nel corso degli anni ha provocato migliaia di incidenti stradali con decine di morti e centinaia di feriti.
A pubblicarla sul suo account Twitter ufficiale e al-Fatah, il cosiddetto “partito moderato” palestinese che pubblica la foto di un bambino palestinese intento a lanciare una pietra con una fionda mentre sotto la fotografia compare una vera e propria guida su come i bambini palestinesi dovrebbero comportarsi per ottenere il massimo risultato.
Il Twitt di al-Fatah recita:
Al fine di colpire l’obiettivo ci sono tre cose che devi fare
- Rimani fermo e bilancia bene gambe, braccia e corpo
- Focalizza lo sguardo sul centro del bersaglio e non guardare nient’altro
- Mantieni l’equilibrio raggiunto tra il tuo corpo e la tua arma; tu sei quello che controlla l’arma e non viceversa
UNICEF silenziosa su questa vera e propria istigazione
Mentre l’UNICEF non perde occasione per condannare Israele quando ferma i bambini palestinesi intenti a provocare incidenti (spesso mortali) o a ferire cittadini israeliani, fino ad oggi non ha detto una sola parola sul fatto che proprio i bambini palestinesi sono usati in maniera strumentale e sbattuti volontariamente in prima linea praticamente in ogni occasione persino dai loro genitori. Non una sola parola da parte dell’UNICEF sul fatto che sui social media al-Fatah (sempre loro, i moderati) invita i bambini palestinesi a “non fermare l’intifada” e a usare la violenza in quello che è chiaramente un abuso sui minori.