La faccia tosta di Zarif: usa l’olocausto per giustificare il nucleare iraniano

zarif

In Iran sono passati dal negare l’olocausto ad usarlo per giustificare il loro programma nucleare e il massiccio programma militare. Lo ha fatto il Ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, in una controversa lettera al Washington Post nella quale usa la frase «mai più», comunemente associata all’olocausto per giustificare quello che lui definisce «un programma difensivo».

The words “never again” resonate with Iranians, too.

Zarif ha ricordato la guerra con l’Iraq nella quale Saddam Hussein aiutato dall’occidente e dai paesi arabi usò le armi chimiche contro la popolazione iraniana e dice appunto “never again” per affermare che l’Iran non intende “mai più” essere vittima di tali attacchi.

Zarif accusa gli oppositori al programma nucleare iraniano, che lui definisce pacifico, di aver tentato di scatenare una guerra devastante ma di non esserci riusciti. Accusa i critici verso i programmi militari iraniani di «essere allarmisti sulle capacità difensive dell’Iran» e ha accusato l’occidente di non essere concentrato sul vero pericolo rappresentato dall’estremismo militante.

La lunga lettera di Zarif al Washington Post è una vera e propria difesa a spada tratta del programma militare iraniano e di quello che in Iran vorrebbero far passare per un programma difensivo. Accusa, senza mai nominarli, Israele e i paesi arabi di aver cercato di scatenare una guerra su vasta scala con la scusa del nucleare iraniano e prende questa sua accusa come pretesto per giustificare il programma militare iraniano.

Zarif fa notare che le spese militari dei vicini dell’Iran (cita l’Arabia Saudita ma sottintende anche Israele) sono molto maggiori di quelle iraniane pur avendo un territorio più piccolo e una popolazione molto inferiore da difendere, eppure, dice Zarif, ogni volta che l’Iran testa un nuovo sistema difensivo succede un putiferio. E’ in questo contesto che usa la frase “mai più” affermando che l’Iran non ha altra scelta per difendersi dalle minacce dei vicini.

Quello che Zarif cerca di fare è far passare il messaggio che l’Iran è una vittima e non per una minaccia. La faccia tosta del Ministro degli Esteri iraniano nell’usare con disinvoltura una frase storicamente ricollegabile all’olocausto fa ancora più impressione se si pensa che non passa giorno in cui l’Iran, che dovrebbe essere una vittima, non minaccia di distruggere Israele, che non passa giorno in cui l’Iran non promette aiuti ai gruppi terroristici più fanatici del Medio Oriente come Hamas ed Hezbollah. Ma davvero Zarif pensa di essere creduto?

Scritto da Adrian Niscemi

redazione

Le redazioni italiana e israeliana di Rights Reporter

2 Comments Lascia un commento

  1. certo che c’e chi gli credera’ senza obiettare:Hussein Obama per primo, e
    poi tutti gli altri miserabili statisti ( compreso il nostro Renzi)che hanno venduto la sicurezza e la pace futura per qualche affaruccio con lo stato piu’ pericoloso e terrorista del globo: l’Iran

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