Se qualcuno ancora dovesse pensare che i palestinesi hanno davvero intenzione di fondare uno Stato che viva in pace a fianco di quello israeliano dovrebbero leggere le dichiarazioni fatte ieri da Mahmoud Zahar, leader di Hamas, dichiarazioni rivolte a Fatah e accolte con enorme entusiasmo a Ramallah.
In sostanza, per farla breve, Mahmoud Zahar ha invitato “i fratelli di Fatah” a non perdere ulteriore tempo in trattative con Israele e a unirsi ad Hamas nella lotta contro lo Stato Ebraico fino alla vittoria finale, cioè fino a quando tutti gli ebrei non saranno rigettati a mare.
Intendiamoci, non sono una novità dichiarazioni di questo tenore. Solo gli stupidi e gli allocchi non le hanno mai considerate. Tuttavia questa volta assumono un significato particolare, sia per il momento in cui sono state proferite, sia per la reazione che hanno avuto a Ramallah.
Il momento è quello topico del post-riconoscimento della Palestina come “Stato osservatore” alle Nazioni Unite, un momento particolare in cui Abu Mazen ha detto chiaramente che vuole ricongiungersi ai terroristi di Hamas invece che lavorare per la fondazione di uno Stato democratico e pacifico. Naturalmente in occidente nessuno ha fatto caso alle intenzioni di Abu Mazen e si preferisce ingenuamente pensare che la decisione dell’ONU sia una “possibilità di pace” per il Medio Oriente. Peccato che per i palestinesi la parola “pace” abbia tutt’altro significato rispetto a quello reale e voglia dire “eliminazione di Israele”.
Infatti, e questo è il secondo punto per cui le dichiarazioni di Mahmoud Zahar non devono essere considerate alla stregua di quelle precedenti, la reazione alle richieste del capo terrorista da parte di Fatah sono state semplicemente entusiaste tanto che si sta alacremente lavorando per organizzare al più presto un incontro tra i vertici di Fatah e di Hamas, incontro chiaramente mediato dall’Egitto.
E’ in questo contesto che vanno viste anche le ultime decisioni del Governo israeliano, decisioni che hanno fatto infuriare i tantissimi fautori del cosiddetto “processo di pace”, un processo ormai morto e affossato definitivamente proprio dalle intenzioni di Hamas e di Fatah.
Sarah F.