Di Doron Peskin – Fonti iraniane “ben informate” hanno riferito oggi al quotidiano pro-Qatar “Al-Arabi Al-Jadid” che le forze armate iraniane, sotto la direzione del Consiglio Supremo di Sicurezza Nazionale, stanno pianificando di attaccare Israele con un attacco “che si prevede essere il più grande finora in termini di portata e potere”.
È stato inoltre notato che il piano di attacco iraniano che l’Iran intende attuare rientrava tra i possibili piani che l’Iran aveva preparato in anticipo prima dell’attacco israeliano della scorsa settimana. Tuttavia, dopo l’attacco israeliano, i capi delle forze armate iraniane “hanno aggiornato il piano secondo le nuove esigenze”, per adeguare la natura della risposta all’attacco israeliano in Iran. Secondo le fonti, “il piano [iraniano] è quasi pronto”.
È stato inoltre riferito che le agenzie militari competenti in Iran hanno iniziato a raccogliere informazioni sui “danni derivanti dall’attacco illegale israeliano”, che hanno definito “parziali”. Per quanto riguarda i tempi della risposta iraniana, è scritto che essa “è mantenuta con grande segretezza e può avvenire in qualsiasi momento”, e che l’Iran “tiene conto di varie considerazioni regionali e internazionali dal suo punto di vista e in conformità con gli interessi nazionali “.
Inoltre, nel rapporto, si sostiene, in base alle fonti, che l’Operazione “Just Promise 3″ dovrebbe essere complessa e potrebbe non limitarsi al semplice lancio di missili. Secondo le fonti, i missili che verranno lanciati questa volta “porteranno testate di dimensioni e peso maggiori rispetto ai loro predecessori”.
Nel frattempo, la guida suprema dell’Iran, Ali Khamenei, ha affermato in un discorso tenuto oggi agli studenti che “il nemico americano e l’entità sionista devono sapere che riceveranno una risposta schiacciante per ciò che stanno facendo nei confronti dell’Iran e del fronte della resistenza”. Ha affermato che lottare contro “l’arroganza globale è un dovere” e ha aggiunto che il suo Paese farà tutto il necessario per affrontare “l’arroganza militare e politica”.
Il portavoce delle Guardie della Rivoluzione, generale di brigata Ali Muhammad Naini, ha annunciato oggi di “annunciare con onestà e fermezza che la nostra risposta alla nuova aggressione del nemico sarà decisa e severa”. Naini ha affermato che “il nemico riceverà una risposta devastante”.
