Nei giorni scorsi abbiamo parlato del pericoloso connubio tra Iran e gruppi terroristici legati ad Al Qaeda (nel caso specifico era il gruppo nigeriano Boko Haram), una collaborazione fino a ieri piuttosto sommersa in alcuni casi. Uno di questi casi era la stretta collaborazione dell’Iran con i talebani afghani coperta dal finto problema del presunto conflitto tra sciiti e sunniti. Ora Iran e talebani vengono allo scoperto.
Ieri l’Agenzia semigovernativa iraniana FARS NEWS ha dato notizia di un incontro ufficiale tra una delegazione di talebani afghani e non precisati funzionari governativi iraniani anche se la FARS nell’indicare i funzionari iraniani usa la dizione “funzionari di sicurezza” il che, nell’ambiguo lessico iraniano, significa “servizi segreti”.
Secondo la FARS la delegazione dei talebani arrivava dall’ufficio politico aperto appositamente per loro in Qatar dal sempre più onnipotente Emiro Hamad bin Jassim bin Hamad Al Thani ed era guidata da Tayyeb Aqa. Nessuna spiegazione sulla motivazione della visita né sul contenuto dei colloqui anche se indiscrezioni parlano di un ruolo attivo di Teheran nella delicata mediazione tra i talebani e il Governo afghano di Hamid Karzai. Tuttavia questa visita conferma che tra Iran e movimento dei talebani esiste già da tempo un forte collaborazione che va oltre il sostegno politico ma che spesso deborda nell’appoggio militare e in particolare nell’addestramento dei miliziani talebani da parte delle Guardie della Rivoluzione iraniana all’uso degli IED (improvised explosive device) e alla consegna di armi.
Spesso alcuni cosiddetti “esperti” occidentali, anche molto seguiti alla Casa Bianca, hanno affermato che non c’era alcuna collaborazione tra Al Qaeda e talebani da un lato e Iran dall’altro. Gli “esperti” sostenevano addirittura che Al Qaeda e talebani fossero acerrimi nemici dell’Iran a causa del secolare conflitto tra sunniti e sciiti. Purtroppo i fatti danno torto a color che escludevano qualsiasi forma di collaborazione tra Iran e Al Qaeda (ci mettiamo anche i talebani con il gruppo terrorista fondato da Bin Laden), anzi, ora questa collaborazione viene prepotentemente alla luce e diventa ufficiale.
Avevamo già visto altre forme di collaborazione tra Iran e gruppi sunniti (con Hamas a Gaza, Boko Haram in Nigeria, con Al Qaeda nel Maghreb islamico ecc. ecc.) ma l’aperta collaborazione con i talebani afghani deve far riflettere, prima di tutto perché i talebani controllano ampie zone di territorio in Afghanistan e Pakistan e probabilmente sono decisivi nelle politiche di questi due importantissimi Paesi, poi perché parlare di talebani significa parlare di Al Qaeda nonostante i soliti “esperti” tendano a separare le due cose.
Ora, è chiaro che l’alleanza tra la più grande rete terroristica mondiale e il regime che più di tutti usa il terrorismo come arma di politica estera non può non preoccupare. Già l’Iran controlla Hezbollah che sta diventando ancora più pericoloso di Al Qaeda, se adesso arriva a collaborare anche con Al Qaeda e i talebani la cosa potrebbe diventare pericolosissima specie in vista di un sempre più probabile intervento sui siti nucleari iraniani.
Purtroppo al Dipartimento di Stato USA sembra che vivano su un altro pianeta e invece di concentrarsi su cose importanti come la tela di pericolose alleanze che sta costruendo l’Iran, continuano a interessarsi di cose ininfluenti come la Palestina dando così all’Iran il tempo necessario a costruire il suo personale network del terrore. E spero tanto che questo assurdo comportamento americano non finisca per diventare un pericolo per l’occidente e per Israele anche se ormai potrebbe essere troppo tardi per rimediare agli errori commessi fino ad ora.
Sharon Levi
E’ già troppo tardi… e Israele sarà costretto ad agire da solo.