Fino a quando la politica dell’insulto si rivolge al settore politico può essere giudicata impropria, fuori luogo, poco elegante, ma è accettabile. Ma quando si arriva a dare dei cretini agli italiani, almeno a quelli che non votano per Grillo (sono stanca di Parlare di Movimento 5 Stelle come se non fosse un partito padronale) la misura è colma.
E’ quello che ha fatto ieri Grillo sul suo blog nel parlare di RAI e di informazione italiana. Grillo scrive:
…..I sovietici leggevano la Pravda, ma non le credevano. Gli italiani guardano la televisione e le credono. Non hanno anticorpi, pensano di vivere in una democrazia…….
tradotto: gli italiani sono degli idioti che credono a tutto quello che dice la televisione.
Insomma, secondo Grillo in Italia è in atto un colpo di Stato dove il controllo della informazione è una delle armi principali solo che gli italiani, poveri scemi, non se ne accorgono e credono di vivere ancora in una democrazia.
Che Grillo ce l’abbia con l’informazione è una cosa risaputa. Come ogni buon totalitarista che si rispetti sa che l’informazione è una spina nel fianco. Fa domande, critica, indaga, racconta la verità e chiede chiarezza, tutte cose profondamente invise a Grillo. Quindi cosa fa il provetto Goebbels? Rigira la frittata e afferma che in Italia l’informazione libera non c’è e che quei poveri scemi di italiani si bevono tutto quello che l’informazione gli propina e tutto questo solo perché l’informazione fa il suo lavoro, quello cioè di criticare, fare domande e chiedere chiarezza.
Ma il bello deve ancora venire. Grillo chiude il suo post di ieri lanciando quello che è un vero e proprio diktat con tanto di velata minaccia in stile mafioso:
…..O ci verrà affidata la presidenza della Rai al più presto, sono già passati tre mesi dalle elezioni, o ne trarremo le conseguenze…..
Tradotto: il controllo della informazione (almeno quello della RAI) lo voglio io. Se non posso zittirla in un modo lo farò in un altro. E se non me lo date preparatevi alle conseguenze (quali????)
Insomma, siccome non può zittire i giornalisti RAI che lo criticano (va ricordato che Grillo è stato invitato decine di volte per spiegare le sue ragioni ma non è mai andato salvo poi lamentarsi di un presunto “oscuramento”), adesso ne vuole il controllo così che da poterli zittire d’autorità. Insomma, il metodo Putin trasferito in Italia.
Il paradosso è che questo signore (sic) parla di democrazia. E c’è pure chi gli crede.
Bianca B.
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