“Democrazia dal basso” e “democrazia partecipativa”. Sono due dei termini più amati dai grillini, termini introdotti dal loro capo, Beppe Grillo, con l’intenzione di dare del Movimento 5 Stelle una visione smaccatamente diversa da quella dei partiti, spesso centralisti e governati dalle idee si pochissime persone se non di una sola.
Il concetto, va detto, è molto bello. Chi non vorrebbe una democrazia reale gestita dal basso, cioè dal popolo, partecipativa a tal punto da coinvolgere i cittadini nelle scelte importanti del Paese. Grillo va avanti con questa pantomima ormai da diversi anni ed è riuscito, molto intelligentemente, a convogliare intorno a se e alle sue idee un gran numero di persone. Peccato che poi le idee non vadano di pari passo con le azioni ma tra i grillini nessuno sembra rendersene conto e i pochi che lo hanno fatto notare sono stati malamente allontanati. Alla faccia della democrazia.
Un’altra parola che Grillo e la “comunicazione tossica” di Casaleggio usano frequentemente è “trasparenza”. Lo hanno messo anche le loro “non statuto” dove all’art. 4:
ART 4 del “NON STATUTO” del M5S – Il MoVimento 5 Stelle non è un partito politico né si intende che lo diventi in futuro. Esso vuole essere testimone della possibilità di realizzare un efficiente ed efficace scambio di opinioni e confronto democratico al di fuori di legami associativi e partitici e senza la mediazione di organismi direttivi o rappresentativi, riconoscendo alla totalità degli utenti della Rete il ruolo di governo ed indirizzo normalmente attribuito a pochi.
Peccato che però anche questa volta le azioni vadano contro alle parole. Prima di tutto il M5S è un partito politico a tutti gli effetti. In secondo luogo è palese che le decisioni le prendono Grillo e Casaleggio, nessun altro. Se qualcuno, come Giovanni Favia, Federica Salsi e pochi altri, provano a mettere i discussione la linea dei capi vengono immediatamente cacciati. Non c’è quindi discussione all’interno del M5S. si forse qualche personaggio di scarso peso prova a discuterne sul forum, ma viene immediatamente attaccato e isolato. La linea politica la decide Casaleggio che da mandato a Grillo di impartire gli ordini alle truppe. Punto. Nessuna democrazia partecipativa o dal basso.
A me sembra una gestione molto centrica, quasi massonica. E la massoneria la fanno venire in mente tutti quei misteri che circondano il retro bosco del Movimento 5 Stelle. La Casaleggio Associati, con tutti i suoi interessi legati anche a parte del programma (per modo di dire) del M5S. Una interessante inchiesta dello scorso anno sulla Casaleggio Associati rivela alcuni di quei lati oscuri di cui più volte abbiamo parlato. Il M5S attacca spesso i poteri forti ma da chi è comandato se non da uno di quei poteri forti che tanto attacca e contesta? Un estratto di quella inchiesta ci rivela chi sono i soci della Casaleggio Associati: prendiamone un paio a caso (copio incollo):
1) ENAMICS, azienda informatica USA leader nel BTM, un sistema che permette di prendere in tempo reale decisioni atte a massimizzare il profitto. Un’intera sezione è dedicata al settore agroalimentare la cui mission è: Citazione:
BTM Agrim’s Solution Center principles include:
* Rapid implementation:
o Creation of deliverables with customer critique and acceptance
o Leverage of Intellectual Property: BTM Fusion 360TM, BTM Works 360TM and BTM Accel 360TM
o Single implementation with re-use across multiple business units
o Leverage of on-demand social business experts
* Frequent, predictable value delivery
* Well-defined roles for customer team members and BTM training and certification
* Customer site and virtual presence when appropriate to the progress of delivery and/or culture of the customer. Virtual interaction and collaboration optimizes the use of resources for both customers and BTM Agrim.
2) THE BIVINGS GROUP è il partner a cui la Casaleggio si ispira. E’ l’azienda leader nel social network, in web marketing. Per mezzo della rete manipola l’opinione pubblica, utilizzando falsi cittadini e finte associazioni per promuvere gli interessi dei loro clienti. Come si evince dalla sezione “what we do” del loro sito: Citazione:
The Bivings Group provides clients with effective, efficient and high-value Internet communications platforms.
With deep experience in all aspects of Internet communications, we bring the right message to the right audience. From the simple to the complex – from public-facing websites to new media communications platforms and extranets – The Bivings Group uses the power of Internet technology to help clients achieve their strategic goals.
E’ un’azienda che si occupa dell’immagine delle aziende, per venderle meglio alla gente. La Monsanto è sua cliente. Altri clienti sono la Philip Morris e la Lorilland Tobacco. E poi la BP AMOCO, industria petrolifera responsabile di disastri ambientali.
Come già accennato, 4/5 dei soci della società editrice del sig. Grillo (tutti meno Davide Casaleggio) hanno ricoperto importanti incarichi alla Webegg, come Maurizio Benzi, Marketing di Webegg e organizzatore dei Meetup di Grillo a Milano.
E allora di cosa stiamo parlando? Di un movimento trasparente? NO. Di un movimento democratico? NO, nemmeno al suo interno. Parliamo di un movimento grandissimo comandato da una sola persona (una e mezzo se ci mettiamo Grillo), che fa esattamente quello che gli viene ordinato dai vertici di cui però non conosciamo quasi niente e non ne conosciamo i veri obbiettivi. Chiediamo trasparenza e loro si riuniscono in stanze segretissime dove decidono cosa ordinare ai soldatini che stanno per entrare in Parlamento. Una loggia massonica a struttura piramidale più che un movimento trasparente e democratico, una loggia che ha come obbiettivo quello di condizionare attraverso il web e la comunicazione tossica una grandissima platea di persone. E’ quello che voleva fare (e che ha fatto) Berlusconi con le TV.
[box type=”info”]Video della Casaleggio Associati che vale più di mille parole[/box]
Bianca B.
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