Gli arabi detestano i palestinesi. Non è una affermazione che viene da un sondaggio o da ipotesi frutto di ricerche ma dalla semplice constatazione dei fatti.
Come mai i paesi arabi che ospitano i cosiddetti “profughi palestinesi” negli ultimi 68 anni non hanno mai concesso loro la cittadinanza (se si fa eccezione per pochi casi in Giordania)? Coma mai alla caduta di Saddam Hussein la prima cosa che hanno fatto gli iracheni è stata quella di espellere migliaia di palestinesi? Perché gli arabi preferiscono tenere i palestinesi segregati all’interno di grandi campi profughi? Perché in Siria gli unici ad essere attaccati da tutti, siriani, Hezbollah e ISIS, sono stati i palestinesi? Come mai l’Arabia Saudita ha tagliato quasi tutti i finanziamenti alla Autorità Nazionale Palestinese? Perché l’Egitto perseguita i palestinesi di Gaza impedendo il passaggio di materiali dal proprio confine e vietando ai palestinesi di uscire da Gaza?
Queste sono solo alcune delle domande che ci si dovrebbero porre quando si parla di palestinesi. Il mondo è concentrato unicamente sul conflitto israelo-palestinese e fa a gara per attribuire ogni responsabilità a Israele ma la realtà è che gli unici a sopportare questo popolo inventato dal nulla sono proprio gli israeliani perché gli arabi li detestano.
Il professore Mordechai Kedar sostiene che questa antipatia degli arabi verso i palestinesi derivi in massima parte dal fatto che gli arabi siano convinti che le cosiddette “sofferenze” dei palestinesi derivino da loro stessi e in particolare dal fatto che molti arabi palestinesi sin da prima del 1948 abbiano venduto le loro terre agli ebrei, incassato milioni di dollari poi spostati nei conti svizzeri e oggi quegli stessi che hanno venduto terre agli ebrei li accusano di aver rubato le loro terre. Questa narrativa funziona benissimo in un occidente sempre più antisemita e anti-israeliano ma non funziona nei Paesi arabi dove, pur senza ammetterlo, tutti conoscono la verità. Molto più semplicemente il motivo per cui gli arabi detestano i palestinesi dipende dal fatto che li ritengono una specie di parassiti che per decenni hanno sfruttato la “solidarietà araba” senza riuscire in alcun modo a scalfire Israele e, nel contempo, senza impegnarsi minimamente nella costruzione di un loro Stato indipendente e autonomo. Per decenni hanno ricevuto centinaia di miliardi di dollari, più di qualsiasi altro Paese al mondo, e oggi continuano a piangere miseria e a lamentarsi della perdita di terre che loro stessi hanno venduto agli ebrei, un fatto che appare in tutta la sua evidenza a Gerusalemme dove prima i palestinesi hanno venduto terreni, case e appartamenti agli ebrei e oggi si lamentano della “giudaizzazione” di Gerusalemme.
Ci sono molti altri motivi per cui i palestinesi sono detestati dagli arabi, alcuni storici come il tentativo da parte di Arafat di rovesciare il regno giordano (Settembre Nero) fino all’appoggio dato a Saddam Hussein durante l’invasione del Kuwait, altri di tipo antisemita e comunque legati all’odio degli arabi per gli ebrei, un odio che porta a detestare i palestinesi per non essere mai riusciti a distruggere Israele.
Oggi nessun Paese arabo è disposto a combattere per i palestinesi o a rinunciare a qualcosa per sostenere la loro causa. Nei media arabi i palestinesi non sono mai stati a un livello di gradimento così basso. Solo l’occidente continua a credere alla narrativa palestinese e a finanziarla profumatamente.
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