L’Iran ha annunciato ieri che arricchirà l’uranio al 60%, cioè vicinissimo alla soglia necessaria per una bomba atomica, e il Presidente Biden dice che la mossa iraniana non pregiudica le trattative per un ritorno al JCPOA.
Siamo alla follia. Ieri dal Presidente americano ci si aspettava una durissima presa di posizione contro la decisione iraniana.
Ci si aspettava qualcosa di concreto in merito al fatto che gli Stati Uniti non avrebbero permesso a Teheran di fare una cosa del genere. Invece nulla.
Gli Stati Uniti stanno drammaticamente ripercorrendo la strada che percorse Obama e che portò al JCPOA attraverso il quale gli Ayatollah iraniani poterono riempire di missili gli arsenali di Hezbollah e girare centinaia di milioni di dollari ai gruppi terroristici a loro legati.
Ma questa volta è ancora più grave perché l’Iran è veramente a un passo dall’atomica. Se dovessero farne esplodere una come test a quel punto si raggiungerebbe il fantomatico punto di non ritorno.
E l’accelerazione impressa dagli iraniani all’arricchimento dell’uranio sembra puntare proprio a questo.
Nonostante la notizia che gli iraniani avevano arricchito una piccola quantità di uranio al 60% il Presidente Biden ha detto che «siamo comunque lieti che l’Iran abbia accettato di continuare a impegnarsi in discussioni indirette con noi su come andare avanti e su cosa è necessario fare per tornare all’accordo sul nucleare».
Capite che per gli Ayatollah, che devono solo prendere tempo, questo atteggiamento è un invito a nozze?
La cosa è ancora più grave perché le parole del Presidente Biden sono arrivate subito dopo che il portavoce del Parlamento iraniano, Mohammad Bagher Qalibaf, aveva annunciato al mondo che gli scienziati iraniani avevano arricchito l’uranio al 60%
«I giovani scienziati iraniani credenti in Dio sono riusciti a ottenere un tipo di uranio arricchito al 60%“», ha detto Qalibaf.
«Mi congratulo con la coraggiosa nazione dell’Iran islamico per questo successo. La forza di volontà della nazione iraniana è miracolosa e può disinnescare qualsiasi cospirazione» ha poi concluso.
qualsiasi livello di arricchimento è alla nostra portata e possiamo farlo in qualsiasi momento
Ali Akbar Salehi
Subito dopo il capo dell’Agenzia per l’Energia Atomica iraniana, Ali Akbar Salehi, ha detto alla TV di stato che gli scienziati stavano arricchendo l’uranio al 60% in quantità pari a 9 grammi all’ora. Poi ha detto che «qualsiasi livello di arricchimento è alla nostra portata e possiamo farlo in qualsiasi momento».
Ma per il Presidente Biden non c’è problema, si può procedere con i colloqui indiretti per cercare di arrivare ad un nuovo accordo sul nucleare iraniano.
Sinceramente non so se dietro le quinte si stia preparando qualcosa per fermare la corsa iraniana verso l’atomica. Spero di si. Spero che questo folle atteggiamento sia solo una maschera per nascondere un intervento che metta fine a questa follia.
Gli israeliani, senza le bombe anti-bunker, possono fare ben poco a meno che a loro volta non usino il nucleare. Arrivati a questo punto il Presidente Biden deve decidere. Il tempo di aspettare è scaduto.