Egitto: la Russia capitalizza gli errori di Obama

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La Russia cala in Egitto e lo fa con tutta la sua potenza per negoziare la più grande vendita di armi all’esercito egiziano dai tempi della guerra fredda. I russi stanno cercando di capitalizzare al meglio gli errori di Barack Obama.

La decisione dell’amministrazione Obama di tagliare gli aiuti militare all’Egitto presa il mese scorso si è quindi rivelata per quello che era, la consegna virtuale del più grande e popoloso paese musulmano del Medio Oriente alla Russia.

Secondo quanto riporta oggi Egypt Daily News, un aggregatore di notizie in Egitto, la Russia starebbe vendendo agli egiziani armi  per un valore che va dai due ai cinque miliardi di dollari. In ballo ci sono aerei Mig-29 da combattimento, sistemi di difesa antiaerei, antimissile e anticarro, varie armi leggere e non è escluso che la partita interessi anche mezzi navali. Per chiudere l’affare oggi al Cairo ci sono i Ministri degli Esteri e della Difesa russi, una delegazione ad altissimo livello che rivela quanto sia importante per la Russia soppiantare gli Stati Uniti in Egitto.

A coprire la spesa egiziana per gli armamenti ci sarebbe l’Arabia Saudita, anch’essa in rotta di collisione con Obama. Come mediatore tra Russia, Egitto e Arabia Saudita sarebbe stata scelta la società di mediazione Rosoboronexport che già in passato ha negoziato la vendita di armi russe all’Iraq.

Pochi i commenti dai vertici militari egiziani che intanto oggi hanno rimosso lo “stato di emergenza” in Egitto. L’unico a parlare è il Ministro degli Esteri, Badr Abdel Atty, il quale ha detto alla stampa che non c’è alcuna rivoluzione nei rapporti tra Egitto, Stati Uniti e Russia ma che «la nuova democrazia egiziana sta costruendo nuove alleanze strategiche per garantire la propria sicurezza, anche visto i nuovi e recenti sviluppi». Un messaggio chiaramente inviato a Obama.

Sarah F.

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