COVID Israele: quarta dose di vaccino per fragili e over 60?

Sembrerebbe non essere sufficiente la terza dose (o dose booster) per combattere la variante Omicron del COVID-19, almeno per quanto riguarda le persone fragili e gli over 60.

a sostenerlo è il gruppo di esperti israeliani che sin dall’inizio della pandemia sono sempre stati un passo avanti a tutti.

Ieri sera il Governo israeliano si è riunito per prendere le necessarie decisioni nel pieno di una vera e propria infuriata di variante Omicron.

Ormai gli esperti ne sono scuri, nemmeno la terza dose di vaccino copre questa nuova e aggressiva variante.

«Non voglio smuovere un vespaio. Dobbiamo dire al pubblico la verità… Ho sentito dagli esperti che anche con un terzo vaccino non c’è protezione contro questo Omicron» ha detto il ministro della pubblica sicurezza, Omer Barlev.

Durante l’incontro, il ministro dell’Interno, Ayelet Shaked, ha proposto di consentire a ogni cittadino che desidera ricevere una quarta dose di vaccino di farlo a propria discrezione.

Ma non tutti sono d’accordo. Il ministro delle Finanze, Avigdor Liberman, ha minimizzato i rischi posti da Omicron e l’ha paragonata all’influenza.

«Finora, solo circa 12 persone sono morte di Omicron in tutto il mondo. Non vedo l’Omicron avere un effetto maggiore dell’influenza», ha detto Liberman sottolineando la sua opposizione a porre restrizioni alle riunioni pubbliche o a gettare la gente nel panico.

Rimane fortissimi l’invito a vaccinare i bambini, tanto che il ministro della Giustizia, Gideon Sa’ar, ha proposto di premiare le famiglie che vaccinano i propri figli offrendo 1.000 NIS [$ 320] a ogni genitore di un bambino che viene vaccinato all’età di 5-11 anni.

redazione

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