Un rapporto della Intelligence USA, nello specifico della intelligence della marina americana, rivela come l’Iran stia mettendo a frutto l’accordo sul nucleare iraniano per potenziare i propri armamenti e come, anche se alcune sanzioni saranno attive fino al 2020, Teheran cerchi di acquistare navi, sottomarini e missili balistici.
In un rapporto intitolato «Iranian Naval Forces, a tale of two navies» la intelligence della marina americana mette in guardia sul rischio a medio e lungo termine che l’Iran capitalizzi i benefici dell’accordo sul nucleare per potenziare la sua marina e in particolare che acquisti nuovi sottomarini, navi e barchini, missili da crociera e altri sistemi d’arma sofisticati volti ad aumentare il proprio controllo sul Golfo Persico.
La intelligence della marina americana pone l’accento sul rischio che dopo il 2020, quando cioè in base all’accordo sul nucleare iraniano cadranno anche le ultime sanzioni contro l’Iran, Teheran cercherà di rafforzare massicciamente la sua marina militare che i pasdaran giudicano di fondamentale importanza. Secondo il rapporto infatti l’Iran considera la marina militare il corpo più importante della sua strategia difensiva e offensiva.
Il rapporto anticipa le mosse iraniane (già iniziate) per arrivare all’acquisto di sistemi d’arma antinave, antiaerea e balistici. In particolare il rapporto della intelligence della marina americana svela che gli iraniani sono particolarmente interessati all’acquisto di sottomarini in grado di lanciare missili balistici, di missili antinave con i quali armare le loro navi veloci e di sistemi difensivi antiaerei in grado di proteggere le loro navi. Fino ad oggi le sanzioni avevano impedito all’Iran di accedere a questo tipo di armamenti anche se gli scienziati iraniani sono comunque riusciti a sviluppare nuovi missili o a perfezionare quelli già in loro possesso tanto che pochi giorni fa hanno annunciato di aver testato con successo un missile da crociera (denominato Nasir) lanciato da un sommergibile.
Stando alle rivelazione della intelligence della marina americana l’Iran avrebbe già avviato trattative con la Russia per l’acquisto di missili antinave SS-N-26 Yakhont e di altri sistemi d’arma in grado di dare agli iraniani la supremazia navale sul Golfo Persico.
«Dopo il 2020 l’Iran potrebbe cercare di acquisire dall’estero navi e sottomarini dotati di un’ampia gamma di armi» scrive l’intelligence della marina americana che sottolinea come l’operazione di acquisizione sia già iniziata.
Un pericolo costante per la navigazione nel Golfo Persico
Il rapporto della intelligence della marina americana è impietoso nel mostrare come l’Iran stia cercando di prendere militarmente il controllo del Golfo Persico, cioè di uno dei tratti di mare più importanti del mondo, al fine di tenere sotto ricatto i Paesi arabi e tutta quella parte di mondo che dipende dal petrolio arabo. Già oggi i pasdaran iraniani hanno dimostrato in più occasioni la loro pericolosità arrivando con i loro barchini veloci a minacciare le navi della marina americana che operano nel Golfo Persico. Ma se domani Teheran dovesse entrare in possesso anche di armamenti avanzati, la navigazione nel Golfo Persico sarebbe messa seriamente in discussione e né l’America né il mondo libero lo possono permettere.
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