Aggiornamento del 29 gennaio 2025 sulla guerra in Ucraina

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Nel corso della scorsa notte, dalle 19:30 locali del 28 gennaio, la Federazione Russa ha attaccato l’Ucraina con 57 droni di vario tipo, lanciati dalle regioni russe di Kursk, Millerovo, Primorsko-Akhtarsk e da Capo Ciuda, nella Crimea occupata.

La Russia ha lanciato anche un missile Iskander-M, dalla Crimea.

L’attacco aereo è stato respinto dalle unità antiaeree dell’Aeronautica militare e delle Forze di difesa ucraine.

Secondo i dati preliminari, alle 09:30 di oggi, locali, è stato confermato l’abbattimento di 29 droni russi nelle regioni ucraine di Kharkiv, Poltava, Sumy, Kiev, Chernihiv, Kirovohrad, Khmelnytskyi, Dnipro e Odessa.

Durante il combattimento 14 droni inerti sono andati persi senza danni.

L’attacco ha interessato le regioni ucraine di Mykolaiv, Odessa, Kharkiv, Kiev e Sumy. Intorno alle 8:00 locali, questa mattina, i russi hanno attaccato Antonivka da un UAV: a causa degli esplosivi sganciati dal drone, un uomo è morto.

Nella notte scorsa, gli ucraini hanno attaccato la Federazione Russa, lanciando 104 UAV che, secondo le informazioni del Ministero della Difesa russo, sono stati intercettati e distrutti: 47 nella regione di Kursk, 11 nella regione di Smolensk, 4 nella regione di Belgorod, 3 nella regione di Nizhny Novgorod, 3 nella regione di Kaluga, 1 nella regione di Rostov e 1 nella regione di Leningrado.

Come al solito, i dati russi non coincidono: ad esempio, il capo della regione di Bryansk ha scritto che 33 droni sono stati abbattuti nella sua regione, mentre il Ministero della Difesa russo ne ha contati 27, e nella regione di Tver il Ministero della Difesa ha contato 12 droni dispersi e il Governatore 29.

Il Governatore della Regione di Leningrado ha aggiunto che il drone è stato abbattuto sul Lago Ladoga, non lontano dalla riva nel distretto di Vsevolozhsk e che non ci sono state vittime.

Il Governatore della regione di Belgorod non ha perso l’occasione per una dichiarazione, dicendo che le Forze armate dell’Ucraina hanno attaccato un condominio nella città di Grayvoron usando un drone, causando ferite a un civile e facendo saltare le finestre di 2 appartamenti e danneggiando 4 auto con schegge.

Un attacco di drone ucraino al villaggio di Razumnoye, nel distretto di Belgorod, ha colpito un edificio residenziale dove due persone sono state uccise e altre 2 sono rimaste ferite e portate in ospedale. Inoltre, secondo quanto riportato dalla Russia, uno dei droni ucraini è stato abbattuto mentre si avvicinava a una centrale nucleare nella regione di Smolensk.

La raffineria di petrolio Lukoil-Nizhny Novgorodnefteorgsintez è stata colpita a Kstovo, nella regione russa di Nizhny Novgorod: dopo l’attacco è scoppiato un incendio, anche se i russi sostengono che si trattasse solo di detriti.

L’impianto è una delle più grandi raffinerie di petrolio in Russia, con una capacità produttiva di 17 milioni di tonnellate all’anno, approssimativamente identica a quella della raffineria di Ryazan, attaccata qualche giorno fa.

Occupano quindi il 3° e il 4° posto tra tutte le raffinerie russe in termini di capacità.

La raffineria di Kstovo è già stata attaccata dai droni ucraini nella primavera del 2024 ed è coinvolta nella fornitura di rifornimenti all’esercito russo.

Per garantire la sicurezza dei voli degli aerei civili, Rosaviatsia ha introdotto restrizioni temporanee al funzionamento dell’aeroporto di Murmansk.

Dal 24 al 29 gennaio, gli ucraini hanno effettuato diversi attacchi a lungo raggio su 3 raffinerie russe:

– Raffineria di petrolio di Ryazan, con una capacità di lavorazione di 17,1 milioni di tonnellate

– Impianto di prodotti petroliferi di Novoshakhtinsky, con una capacità di lavorazione di 5 milioni di tonnellate

– Lukoil-Nizhegorodnefteorgsintez, con una capacità di lavorazione di 17 milioni di tonnellate

Nel caso in cui i danni alle raffinerie siano gravi, la Russia potrebbe perdere la capacità di lavorare quasi 40 milioni di tonnellate di petrolio, corrispondenti a quasi il 15% del volume totale di lavorazione del petrolio.

Regione di Kursk: la situazione non è cambiata in modo significativo.

Settore settentrionale: la situazione non è cambiata in modo significativo.

Settore orientale: a Toretsk, gli ucraini applicano misure costanti di stabilizzazione e continuano i combattimenti molto ravvicinati. Sul fianco meridionale del distretto di Chasiv Yar, un gruppo d’assalto russo ha preso posizione in cima a una discarica sul bordo occidentale della miniera Block-9: gli scontri continuano.

Sul fianco destro del distretto di Pokrovsk, i russi sono avanzati lungo una serie di fasce forestali nell’area dell’insediamento di Baranovka.

Sul fianco sinistro, i russi sono avanzati a est dell’insediamento di Peschanoye e hanno preso una roccaforte vicino alla ferrovia.

Continuano pesanti combattimenti nell’area degli insediamenti di Kotlino e Udachnoye.

I russi hanno preso un’area vicino a Nadeyevka.

Sul fianco meridionale, sono in corso combattimenti per l’insediamento di Andreyevka.

Settore meridionale: tutte le truppe ucraine rimaste a Velika Novosilka sono finalmente riuscite a sfuggire all’accerchiamento.

I russi stanno prendendo d’assalto le isole vicino a Kherson, ma molti di loro si rifiutano di entrare in azione.

Stima delle perdite russe al 29 gennaio 2025:

  • personale: 834.670 (+1.670)
  • carri armati: 9.886 (+10)
  • veicoli corazzati: 20.597 (+24)
  • sistemi di artiglieria: 22,395 (+29)
  • MLRS: 1.264 (+1)
  • sistemi di difesa aerea: 1.050
  • aerei: 369
  • elicotteri: 331
  • UAV: 23.456 (+57)
  • missili: 3.054 (+1)
  • navi/imbarcazioni: 28
  • sottomarini: 1
  • equipaggiamento automobilistico: 35.366 (+97)
  • equipaggiamento speciale: 3.721 (+3)

Fabio Bulfoni

Project Manager e autore. Elabora strategie di Project Management. Consulente di un'associazione ucraina di costruttori. Scrive quotidianamente di Ucraina e guerra. Autore di "How to restore Ukraine" e "Kremlin Tales".

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