Venti anni di guerra, almeno due trilioni di dollari spesi, migliaia di soldati morti per tornare a prima dell’11 settembre in due settimane.
L’Afghanistan è la dimostrazione lampante che non possiamo battere gli islamisti. Non perché non abbiamo i mezzi o le armi, ma perché noi abbiamo dei vincoli che loro non hanno.
Tanto per cominciare e al di la di quello che dicono i “no war” più accaniti, noi rispettiamo i Diritti Umani. È una cosa bella e giusta ma se ti scontri con chi non li rispetta, parti già con un grosso peso al piede.
Prima ancora che l’Afghanistan questo handicap ce lo mostrano quotidianamente le guerre che deve subire Israele quando non può colpire con tutta la sua potenza i nemici perché questi usano i civili come scudi umani.
I giusti vincoli che ci impongono le leggi di guerra, il Diritto Internazionale e tutte le giustissime regole legate al rispetto dei Diritti Umani, per quanto giuste, quando combatti con gli islamisti che queste regole le calpestano, anzi, le usano contro di noi, ti portano a subire la loro strategia.
L’ISIS non lo abbiamo sconfitto noi, lo hanno sconfitto i curdi, i russi e i siriani perché si sono posti al loro stesso livello in termini di rispetto dei Diritti Umani, cioè ZERO.
Puoi avere tutte le armi avanzate che vuoi, ma se combatti con una mano legata dietro alla schiena non hai nessuna possibilità di vincere.
Non mi si fraintenda, non sto dicendo che anche noi non dobbiamo rispettare tutti i Diritti, sto solo dando una spiegazione logica sul perché nonostante la schiacciante superiorità militare, siamo costretti a fuggire con la coda tra le gambe.
La Somalia ce lo doveva aver insegnato. Anche in Somalia siamo stati costretti a lasciare il paese nelle mani degli Islamisti di Al-Shabaab e a fuggire con la coda tra le gambe.
Poi di esempi ne abbiamo a bizzeffe. L’iraq, Hezbollah e Hamas che usano i civili come scudi umani e che ogni volta che Israele uccide accidentalmente un civile vincono un terno al lotto perché ottengono il sostegno degli stupidi occidentali.
Questa volta è l’Afghanistan che a quanto pare non è considerato strategico (e invece lo è eccome). Cosa succederà quando avremo a che fare con i creatori dei talebani, il Pakistan, che ha pure le armi nucleari? Cosa succederà quando la Turchia del califfo Erdogan toglierà la maschera e cercherà di ricostruire il califfato d’oriente? E se anche l’Iran, come sembra si doterà di armi nucleari, come potremo combattere gli Ayatollah?
Gli islamisti di tutto il mondo usano i Diritti Umani contro di noi, se ne approfittano e vincono. Vincono sempre, anche quando siamo convinti di averli sconfitti come con i Talebani.
Temo che l’Afghanistan sia solo l’inizio. Ora hanno la dimostrazione lampante che ci possono battere solo con un Kalashnikov e un RPG. Gli basta solo sfruttare la nostra debolezza più grande.
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