Russia e Iran stanno cercando di intensificare la cooperazione nei settori dell’energia, della tecnologia, dell’agricoltura, della finanza e delle infrastrutture, anche se restano in sospeso importanti progetti congiunti per il petrolio e il gas.
Iran e Russia hanno recentemente firmato 19 contratti per rafforzare la loro cooperazione bilaterale in vari settori, come riporta l’agenzia di stampa Shana, affiliata al Ministero del Petrolio iraniano. Gli accordi, raggiunti durante il 17° incontro del comitato congiunto di cooperazione economica a Teheran, riguardano i settori dell’energia, della sanità, del commercio e dell’istruzione. Sono inoltre in corso colloqui per lo sviluppo di nuove riserve di gas e petrolio, il che indica la possibilità di ulteriori accordi a breve.
Inoltre, le società elettriche dei due Paesi hanno stipulato un accordo di cooperazione volto a promuovere la ricerca e la tecnologia nella generazione di energia. Questa iniziativa mira a rafforzare la collaborazione attraverso la digitalizzazione delle reti elettriche, il miglioramento dell’efficienza energetica e la localizzazione della produzione di apparecchiature. Inoltre, è stato adottato un protocollo per modificare la tabella di marcia per la collaborazione scientifica e tecnologica nell’industria petrolifera e del gas, sottolineando il rafforzamento della cooperazione pratica in 21 aree chiave.
Per l’industria energetica iraniana e per l’ambiente geopolitico più ampio, il memorandum d’intesa (MOU) sulla collaborazione tecnologica tra la Transneft russa e il Ministero del Petrolio iraniano comporta sia opportunità che problemi.
Introducendo eventualmente la tecnologia russa nell’industria petrolifera iraniana, il MOU stabilisce un precedente di collaborazione tecnica. Ciò potrebbe migliorare la produzione e l’efficienza dei progetti petroliferi e del gas iraniani.
Il rafforzamento dell’alleanza tra la Russia e l’Iran ha il potenziale per cambiare i contesti locali di approvvigionamento energetico, che potrebbero influenzare i prezzi e le reti di distribuzione dell’energia a livello globale.
L’accordo è una componente di più ampie conversazioni sulla cooperazione energetica, che includono anche lo sviluppo di riserve di gas e la creazione di un hub del gas in Iran. La posizione dell’Iran nel mercato internazionale dell’energia potrebbe essere rafforzata da questo accordo.
Tuttavia, Iran e Russia hanno una storia di accordi non rispettati, che evidenzia quanto sia difficile mantenere le promesse di questi memorandum d’intesa. La contraddizione tra la riluttanza della Russia a convertire i memorandum in contratti e le dichiarazioni dell’Iran suggerisce che l’esecuzione potrebbe essere difficile. Entrambe le nazioni hanno obiettivi ambiziosi, ma hanno anche difficoltà economiche. Ad esempio, la russa Gazprom ha registrato un forte calo dei guadagni e un aumento del debito, mettendo in dubbio la fattibilità di una spesa di 40 miliardi di dollari nell’industria energetica iraniana.
La Russia e l’Iran sono anche potenziali concorrenti nei mercati energetici, mentre le sanzioni occidentali su entrambi i Paesi potrebbero rendere più difficile la cooperazione, impedendo la realizzazione di obiettivi ambiziosi. Sebbene il MOU dia all’Iran la possibilità di alleviare la sua carenza di gas naturale, l’indipendenza energetica dell’Iran potrebbe essere compromessa se diventasse dipendente dal gas russo attraverso scambi o trasferimenti diretti.
L’Iran e la Russia hanno recentemente rafforzato la loro cooperazione bilaterale con la firma di 19 contratti, segnando un progresso in vari settori. Questo sviluppo fa seguito al successo delle negoziazioni di accordi riguardanti il commercio, l’energia, la sanità e l’istruzione durante il 17° incontro del Comitato congiunto di cooperazione economica a Teheran, in Iran.
Il MOU tra Transneft e il Ministero del Petrolio iraniano, che promette di migliorare la collaborazione nell’industria petrolifera, ma le complessità della geopolitica e gli interessi economici contrastanti, mantengono incertezze sugli obiettivi specifici e sulle potenziali conseguenze.
Anche con tutti i possibili inconvenienti, come le preoccupazioni per la dipendenza, i vincoli finanziari e gli ostacoli legali, non si può fare a meno di chiedersi quali siano le reali intenzioni alla base di queste partnership. Ci si chiede se l’Iran e la Russia abbiano altri obiettivi nascosti o se stiano solo cercando di sfruttare queste aperture per aumentare le loro capacità energetiche e la loro influenza a livello globale.
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