La Turchia è furiosa con Israele perché durante l’ultima escalation tra lo Stato Ebraico e i terroristi di Gaza i bombardamenti israeliani hanno colpito e distrutto l’edificio che ospitava l’ufficio stampa della agenzia Anadolu.
Secondo il corrispondente dell’agenzia di stampa turca, l’edificio è stato distrutto «deliberatamente con almeno cinque missili».
Il Ministero degli Esteri turco con un comunicato ha condannato fermamente quelli che ha definito «deliberati attacchi alle agenzie di stampa a Gaza» e ha chiesto alla comunità internazionale di condannare le «sproporzionate azioni israeliane».
Erdogan ha denunciato con forza quello che ha definito «il tentativo da parte di Israele di far tacere i testimoni sul campo per coprire i crimini commessi a Gaza».
Abd al-Lateef Qano’u, uno dei portavoce di Hamas a Gaza, ha detto che Israele prendendo di mira i media e le installazioni civili ha dimostrato la sua brutalità. Poi ha ringraziato la Turchia per dare appoggio ad Hamas e un rifugio sicuro ai suoi leader.
La Turchia appoggia e protegge la Fratellanza Musulmana di cui Hamas ne è una propaggine. Da diversi anni ospita un ufficio di Hamas a Istanbul e non ha mai nascosto di appoggiare con ogni mezzo i terroristi che tengono in ostaggio la Striscia di Gaza.
La reazione israeliana
La reazione israeliana alle accuse mosse dalla Turchia non si è fatta attendere. Secondo un funzionario del Ministero degli Esteri di Gerusalemme, che ha parlato a condizione di anonimato, «se appoggi un gruppo terrorista che vuole apertamente la distruzione di Israele non puoi avere buoni rapporti con Gerusalemme» aggiungendo poi che «la diffusione di notizie false e faziose alimenta il terrorismo e aiuta Hamas» con chiaro riferimento alla distruzione dell’edificio che ospitava l’agenzia di stampa turca.
Un funzionario della difesa israeliana ha invece affermato che «chi diffonde notizie false e incita continuamente all’odio contro Israele è di fatto un target legittimo».
L’aperto e smaccato appoggio turco ad Hamas ha esasperato i rapporti tra Israele e Turchia che negli ultimi mesi si sono fatti via via più tesi.
Solo un anno fa Erdogan proponeva la creazione di un esercito islamico per distruggere Israele e riprendersi Gerusalemme senza che nessuno all’interno della comunità internazionale proferisse parola nonostante le gravissime affermazioni del dittatore turco. E come sempre Israele è stato costretto a difendersi da solo.
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