Dopo il camion sulla folla (attacco veicolare) un’altra invenzione palestinese, quella dell’attacco con asce e coltelli, è stata messa in pratica ieri in Germania da un giovane profugo afghano e solo il caso ha voluto che non ne uscisse l’ennesima strage di matrice islamica.
Le invenzioni palestinesi stanno avendo un gran successo tra i Mujaheddin europei, l’Europa si sta trasformando in una grande Israele, ma non per le libertà e il rispetto dei Diritti di cui gode la democrazia israeliana, no, per gli attentati terroristici di cui Israele è vittima da tempo immemorabile e che fino ad oggi tutti avevano meschinamente approvato con il loro silenzio.
Solo che un conto è guardare con distacco, persino compiacenza, gli attentati in Israele e un conto è vedere quegli stessi attentati con gli stessi metodi perpetrati in Europa.
D’altro canto lo sappiamo, i palestinesi sono maestri nell’inventare metodi per uccidere ed era immancabile che prima o poi anche i Mujaheddin europei ne prendessero spunto. E poi, vogliamo non tenere in considerazione le uniche invenzioni fatte dal mondo arabo negli ultimi secoli? Possiamo fare un torto del genere all’unico sistema di sviluppo conosciuto dagli arabi in Medio Oriente?
Mentre in Israele studiano sistemi per salvare la vita delle persone i palestinesi inventano metodi per uccidere, metodi che adesso vengono esportati nel mercato comune europeo che boicotta i datteri degli insediamenti israeliani ma importa gli attacchi terroristici. Un bel guadagno, non c’è che dire.
Inventare ogni giorno un nuovo metodo per uccidere le persone innocenti non deve essere facilissimo ma a questo problema sopperiscono abilmente i palestinesi con la loro unica specialità da esportazione, il terrorismo.
Scritto da Simona S.