ISIS: 20.000 combattenti stranieri. Bloccare i siti web che fanno proselitismo

11 Febbraio 2015

Secondo un rapporto diffuso oggi dal National Counter-Terrorism Center (NCTC) i combattenti stranieri che si sono uniti alle fila dello Stato Islamico, ISIS, sarebbero circa 20.000, tra i quali 3.500 europei, 150 americani e il resto proveniente da almeno 90 Paesi.

Negli ultimi trenta giorni almeno mille combattenti stranieri avrebbero raggiunto l’Iraq e la Siria per unirsi all’ISIS, tutti passati senza problemi attraverso la Turchia che, nonostante le rassicurazioni, resta l’unica via d’accesso per i terroristi occidentali verso i territori dello Stato Islamico.

Nicholas Rasmussen, direttore del NCTC, ha detto che ci troviamo di fronte a una escalation senza precedenti degli arrivi in Siria e in Iraq e tutto grazie ad una “accurata politica di reclutamento online”.

Secondo Rasmussen il numero di combattenti stranieri che si muove verso lo Stato Islamico è senza precedenti e supera di gran lunga il numero di stranieri che si sono mossi verso Afghanistan, Pakistan, Iraq, Yemen, Somalia o in qualsiasi punto negli ultimi 20 anni.

Servono regole ferree di controllo sui siti che fanno propaganda

Il National Counter-Terrorism Center lancia un appello a tutti i Governi occidentali: «servono subito regole ferree di controllo sui siti Jihadisti e su quelli che fanno propaganda jihadista». Al momento, secondo il NCTC, il web è l’arma di reclutamento più potente per lo Stato Islamico. Le pagine su Facebook, su Twitter, i forum e i siti web che fanno proselitismo vanno chiusi senza indugi, anche s’autorità se necessario oscurando i server posizionati in “Stati permissivi” come per esempio la Russia e la Cina.

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