Nulla è cambiato in Iran dopo gli accordi di Ginevra, anzi, il programma nucleare iraniano va avanti come e più di prima. A dirlo alla IRNA è Behrouz Kamalvandi, portavoce iraniano presso l’Agenzia Atomica Internazionale (AIEA).
Behrouz Kamalvandi ha esposto i progressi fatti in Iran con le nuove generazioni di centrifughe per l’arricchimento dell’uranio. «Stiamo collaudando una nuova generazione di centrifughe con una capacità di arricchimento 8/10 volte superiore alle già veloci IR-2M». E quando gli è stato fatto notare che questi progressi iraniani contraddicono i patti di Ginevra Behrouz Kamalvandi ha risposto che «sono perfettamente in linea con quanto stabilito a Ginevra e con l’AIEA».
In sostanza Behrouz Kamalvandi ammette e conferma che nei colloqui di Ginevra non è compreso alcuno stop all’arricchimento dell’uranio come invece vuol far credere Obama. Proprio pochi giorni dopo i colloqui ci fu una polemica perché il testo dell’accordo diramato dalla Casa Bianca a uso e consumo dei cittadini americani non corrispondeva all’originale. Questa è l’ennesima smentita.
Durissima la reazione di parte israeliana alle parole di Behrouz Kamalvandi. Un portavoce del Governo ha fatto sapere che già Israele era preoccupato per l’ampliamento delle installazioni delle centrifughe IR-2M e che questo ulteriore potenziamento del ciclo di arricchimento dell’uranio dimostra in maniera inconfutabile che in Iran sono intenzionati ad andare avanti nel loro programma nucleare mirato al raggiungimento di un arsenale atomico e che l’accordo raggiunto a Ginevra mette seriamente in pericolo l’esistenza dello Stato di Israele.
Il bluff di Obama è durato solo due settimane. Le menzogne del Presidente americano non reggono più e ci si meraviglia che negli Stati Uniti, così sensibili alle bugie presidenziali (vedi Clinton), tacciano su questa ennesima e clamorosa balla di Obama.
Sarah F.
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