Le armi ai ribelli siriani arrivano dal cuore dell’Europa e più precisamente dalla Croazia. A sostenerlo è un giornale croato ripreso dal New York Times e da altri importanti media internazionali. Una inchiesta condotta dal Jutarnji List, influente giornale croato, rivela tutti i passaggi delle armi dirette ai ribelli siriani e conferma che la piccola repubblica dell’ex Jugoslavia è al centro del mercato delle armi dirette in Medio Oriente (e non solo ai ribelli siriani).
Secondo il Jutarnji List tra novembre 2012 e febbraio 2013 almeno 75 aerei da trasporto carichi di armi (si parla di 3.000 tonnellate) sarebbero decollati dall’aeroporto di Zagabria diretti in Giordania e da li in Siria. A organizzare il tutto sarebbero società di copertura americane che si avvalgono di aziende di trasporto turche e giordane. Il grosso delle armi arriva direttamente dagli arsenali croati (mitragliatori, armi di medio calibro, lanciarazzi RPG e munizioni) ma in mezzo al carico ci sarebbero anche armi inglesi e alcuni missili antiaerei a spalla russi di tipo SA-7. A pagare le armi sarebbe l’Arabia Saudita.
Come fonte delle informazioni il Jutarnji List cita “fonti diplomatiche croate” ma con una intervista alla AFP il portavoce del Ministero degli Esteri croato, Danijela Barisic, ha smentito seccamente che tali informazioni corrispondano a verità.
In realtà da diverso tempo la Croazia è al centro di un complesso sistema attraverso il quale importanti quantitativi di armi arrivano in Medio Oriente. In maggioranza sono armi che provengono dagli stessi arsenali croati avuti in “eredità” dal dissolvimento della Yugoslavia e mai censite (un surplus non dichiarato pari a centinaia di migliaia di pezzi), ma sono stati segnalati casi in cui le armi trasportate in Medio Oriente erano molto più tecnologicamente avanzate di un semplice AK47. Molte società saudite e di altre monarchie del Golfo hanno aperto sedi in Croazia da dove poi smistano di tutto nei Paesi medio-orientali.
Da diverso tempo l’intelligence israeliana tiene sotto controllo le operazioni saudite in Croazia. Il Mossad ritiene che buona parte delle armi ricevute da Hamas e dalla Jihad Islamica provengano proprio dagli arsenali croati. La fornitura di armi croate ai ribelli siriani sarebbe quindi la conferma che Riyadh ha messo in piedi nel cuore dell’Europa un fiorente commercio di armi attraverso il quale rifornire i gruppi terroristi medio-orientali senza complicate manovre e lunghi tragitti.
Sarah F.
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