Sugli scontri a Gaza, o meglio, sul confine tra Israele e la Striscia di Gaza, va detta subito una cosa: in qualsiasi paese del mondo se tu cerchi di forzare il mio confine, se tu cerchi di entrare nel territorio del mio Stato, magari con l’intenzione di compiere attentati come è successo nei giorni scorsi proprio al confine tra Gaza e Israele, è un mio dovere cercare di fermarti con ogni mezzo per difendere la mia popolazione.
Ma se questa regola aurea vale per tutto il mondo non vale per Israele. No, se Israele difende i propri confini da terroristi e facinorosi come farebbe giustamente qualsiasi Stato democratico del mondo viene immediatamente messo sotto accusa mentre la stampa si catena con articoli di ogni tipo, quella stessa stampa che solo pochi giorni fa ha dedicato solo qualche trafiletto all’ennesimo bombardamento con armi chimiche in Siria che ha ucciso decine di bambini, quella stessa stampa che non ha scritto una riga sul massacro di curdi perpetrato da Erdogan nella zona di Afrin, in Siria.
Per la stampa occidentale Israele è diverso. Se qualsiasi stato al mondo si difende, Israele offende a prescindere. Se Assad o chi per lui ammazza la sua stessa popolazione con armi chimiche o bombardando scuole e ospedali non merita nemmeno un trafiletto in quinta pagina, mentre se Israele difende i suoi confini succede il finimondo. Se Erdogan decide di fare la pulizia etnica del Kurdistan massacrando senza pietà migliaia di curdi non merita nemmeno un misero articolo, basta che un palestinese inciampi su un sasso dalle parti di Israele (e solo da quelle parti) che subito si scatena la marea di titoloni mentre i TG aprono tutti con quella notizia.
Ma quanto fa schifo la stampa occidentale, quanto è malata di odio anti-israeliano se non distingue tra veri massacratori e chi difende il proprio popolo e la propria nazione? Quanto deve essere malata una stampa che si gira costantemente dall’altra parte mentre l’estremismo islamico ha trasformato il Medio Oriente in un mattatoio ma attacca costantemente l’unica democrazia che c’è in quella regione?
Questa non vuole essere una lagnanza, non è nemmeno il tentativo di sminuire i gravi scontri di ieri, è solo la constatazione di un fatto che dovrebbe essere davanti agli occhi di tutti, almeno di quelli che non hanno l’antisemitismo che gli offusca la vista.
E’ come se la stampa occidentale fosse al servizio di terroristi islamici e dittatori musulmani che sognano il grande califfato e la Jihad globale. E’ di una ipocrisia che rasenterebbe il ridicolo se non fosse una pratica terribilmente pericolosa.
E adesso, dopo la stampa occidentale, aspettiamoci anche le ipocrite condanne dell’ONU, di politici occidentali vari, di ipotetici difensori dei Diritti Umani e di quelli che scambiano il Diritto Internazionale con il Diritto inventato, quello del ritorno di un popolo mai esistito che proprio grazie a questi ipocriti è persino riuscito a riscrivere la storia pur di ottenere un qualche riconoscimento. Lasciatemelo ribadire, è una stampa malata al soldo del terrorismo islamico e dei peggiori dittatori musulmani. E la cosa dovrebbe seriamente preoccuparci.
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