E’ in corso da martedì l’ennesima tornata di colloqui tra le potenze mondiali (5+1) e l’Iran sul controverso programma nucleare iraniano. Fino ad ora non è trapelato nulla ma secondo alcune fonti anonime si respira aria di ottimismo nonostante nell’incontro preparatorio di lunedì tra i vertici della Agenzia Atomica Internazionale (AIEA) e i delegati iraniani siano sorti diversi problemi.
A Obama non è piaciuto che la stampa indipendente abbia dato conto dei problemi sorti tra i tecnici della AIEA e gli iraniani in merito alle ricerche svolte da Teheran su detonatori nucleari nel sito di Chalus, un fatto che smentirebbe quanto più volte affermato dall’Iran in merito alla sua volontà di non perseguire un programma nucleare di tipo militare. Così il Presidente americano ha ordinato il totale silenzio sui colloqui con l’Iran.
A spiegarlo è una fonte anonima che ha parlato di progressi nei colloqui ma ha anche detto che tali “progressi” potrebbero alimentare “diverse speculazioni di stampa”. Cosa voleva dire? Che questi “progressi” altro non sono che un cattivo accordo con Teheran? Che nei fatti all’Iran verranno tolte tutte le sanzioni ma che manterrà intatto il suo programma nucleare? La stessa fonte si è detta ottimista che il gruppo dei 5+1 raggiungerà l’accordo con l’Iran prima del termine ultimo che si erano dati, fissato per la fine di luglio. Anche questa affermazione appare piuttosto ambigua. Obama ha bisogno disperatamente di un successo diplomatico in politica estera e pur di raggiungerlo è pronto a tutto, anche a raggiungere un cattivo accordo con l’Iran.
Secondo il Jerusalem Post una fonte anonima americana avrebbe detto che «siccome i colloqui vanno avanti molto velocemente e a riguardo ci sarà un sacco di rumore, alcuni di voi (i giornalisti n.d.r.) potrebbero fare speculazioni sui risultati raggiunti». Poi ha invitato i giornalisti a non cedere alla tentazione di “speculare” e di attendere i risultati finali. Insomma, Obama vuole lavorare in tranquillità senza il peso di quei “curiosoni” dei media che potrebbero mettergli i bastoni tra le ruote.
Francamente noi abbiamo la netta impressione che Obama stia consegnando all’Iran le chiavi della bomba atomica e che lo voglia far passare come un “buon accordo”. Per questo ha ordinato il silenzio totale sui colloqui a Vienna. Quello che adesso noi ci chiediamo è che fine abbia fatto quella linea rossa disegnata da Netanyahu nella ormai famosa assemblea generale dell’Onu. Vale ancora quella linea rossa oppure anche Netanyahu sta cedendo alle bugie di Obama?
Scritto da Noemi Cabitza
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