Se fino a ieri i tunnel del terrore di Hezbollah erano un sospetto, concreto ma pur sempre un sospetto, da oggi sono una certezza. A mostrali al mondo con un reportage è stato il giornale libanese As-Safir, affiliato ai terroristi libanesi.
Nel servizio pubblicato venerdì scorso a pagina 3 del newspaper libanese il giornalista racconta il suo viaggio all’interno delle strutture di sicurezza e di monitoraggio di Hezbollah al confine con Israele e per la prima volta accenna ai tunnel del terrore, costruiti inizialmente con lo scopo di lanciare missili dal territorio libanese senza che il punto di lancio venisse individuato e per sfuggire al controllo dei droni israeliani, cioè una struttura fondamentalmente difensiva, ma che visto il “proficuo utilizzo fatto da Hamas in configurazione offensiva” sono stati recentemente “revisionati” per essere utilizzati anche come mezzo per offendere.
L’articolo descrive le unità militari di Hezbollah posizionate vicino al confine con Israele e ne parla come “pronte alla battaglia”, descrive il sofisticato sistema di monitoraggio usato da Hezbollah per spiare i movimenti dell’esercito israeliano e mostra i tunnel del terrore sostenendo che di recente sono stati “ristrutturati” con un forte rafforzamento usando un nuovo tipo di calcestruzzo, sono stati dotati di un sistema di ventilazione molto efficace. Il giornalista asserisce che i tunnel sono posizionati a “ridosso del confine con Israele” ma non ammette che alcuni di loro sbucano in territorio israeliano anche se l’intelligence israeliana ne è fermamente convinta.
I tunnel del terrore sono dotati di tutti i confort, da un modernissimo sistema di ventilazione che mantiene costante il livello di umidità a un pratico sistema per distribuire il cibo ai “combattenti”, persino punti per il relax.
Sebbene Hezbollah sia fortemente impegnato nella guerra in Siria i vertici del gruppo terrorista libanese considerano sempre il fronte con Israele come la loro “prima linea” e giudicano una prossima guerra con lo Stato Ebraico come inevitabile. Per questo continua a costruire i tunnel del terrore usando, a detta del giornalista, delle tecniche molto avanzate che impediscono ai sensori israeliani di individuare le perforazioni.
Poco sorpresi sono sembrati i vertici militari israeliani. Rights Reporter ha potuto sentire un ufficiale del IDF per un commento sull’articolo pubblicato da As-Safir il quale ha garantito che l’IDF monitora costantemente tutto il confine smentendo anche un particolare passaggio dell’articolo dove si racconta che di recente un gruppo di Hezbollah si sarebbe infiltrato in territorio israeliano attraverso uno di questi tunnel sorprendendo una pattuglia del IDF e schernendola senza tuttavia compiere atti ostili. L’ufficiale ha definito il tutto come “un racconto frutto di pura fantasia”. Tuttavia l’ufficiale IDF ha ritenuto il racconto sui tunnel del terrore di Hezbollah “verosimile” anche se, a suo dire, leggermente gonfiato confermando comunque che l’intelligence israeliana monitora attentamente tutto il confine con il Libano e che difficilmente Israele potrebbe essere colto di sorpresa da un raid in grande stile degli Hezbollah.
[glyphicon type=”user”] Scritto da Sarah F.
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