E’ stata una nottata agitata sui cieli del Medio Oriente. Prima un attacco a una base aerea siriana che ospita anche militari iraniani di cui viene incolpato Israele, poi un attacco (questa volta realmente israeliano) a obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza.
Il quotidiano Haaretz fa notare, questa volta giustamente, che mentre fino ad oggi Israele è rimasto fondamentalmente ai margini degli sconvolgimenti avvenuti in Medio Oriente, ora sembra prendere una parte molto attiva.
L’uccisione di militari iraniani in Siria potrebbe essere la scintilla di un conflitto tra Iran e Israele che appare sempre più inevitabile visto che a Teheran non ne vogliono sapere di abbandonare la Siria come invece chiedono da Gerusalemme.
Se in qualche modo venisse confermato che l’attacco alla base aerea siriana di Tayfur nel quale hanno perso la vita almeno una quindicina di militari, tra i quali alcuni iraniani, è stato condotto da jet israeliani ci troveremmo di fronte a un casus belli da manuale.
A Teheran per il momento tacciono e, contrariamente a quello che si potrebbe pensare, non è affatto un buon segno. Gli Ayatollah, coadiuvati dall’intelligence russa, stanno facendo chiarezza su chi e come ha condotto l’attacco di questa notte alla base di Tayfur e se, come affermano i militari russi, verrà provato che a condurre quell’attacco sono stati gli israeliani questa volta a Teheran non potranno lasciar correre. Dovranno dare una risposta “adeguata e proporzionata” il che potrebbe voler dire una ritorsione sul Golan o un attacco terroristico contro obiettivi israeliani. In ogni caso ci sarebbe una escalation difficilmente controllabile.
L’intelligence israeliana nei giorni scorsi era concentrata sui movimenti di truppe siriane e di Hezbollah in prossimità delle Alture del Golan e in particolare nell’area di Quneitra. Si pensa che proprio dalla base arretrata di Tayfur partono armi e uomini per quello che potrebbe essere il prossimo fronte del conflitto in Siria, un fronte che però riguarda direttamente Israele. Ci troveremmo quindi di fronte all’ennesimo attacco preventivo (tutto da provare comunque) effettuato dall’aviazione israeliana. Solo che questa volta ci sono vittime iraniane e sperare che a Teheran se ne stiano buoni senza alcuna reazione sarebbe davvero imprudente.
Seguici su…