Non si era mai visto sui media arabi un attacco così diretto ad Hamas accusato di essere peggio di ISIS che almeno «uccide la gente velocemente» mentre i terroristi palestinesi «uccidono la gente di Gaza lentamente».
A far partire la durissima critica ad Hamas è stato il giornale saudita Okaz, poi ripreso da molti media arabi, il quale ieri ha scritto che «le azioni di Hamas sono un tradimento verso i palestinesi» evidenziando come Hamas invece di pensare al bene della gente di Gaza, ormai ridotta allo stremo, abbia speso 120 milioni di dollari per costruire i tunnel del terrore. «Mentre ISIS uccide la gente velocemente Hamas la uccide lentamente» scrive il giornale saudita.
Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti hanno inviato milioni e milioni di dollari per sostenere lo sviluppo e la ricostruzione di Gaza, denaro che doveva servire per le infrastrutture, per le abitazioni e per la centrale elettrica di Gaza. Ma Hamas invece di usarli per i fabbisogni della gente di Gaza li ha usati per i tunnel e per l’acquisto di armi. E’ l’attacco ad Hamas più violento mai visto sui media arabi.
«Hamas avrebbe dovuto porre rimedio rapidamente al disastro umanitario in corso a Gaza» scrive ancora il giornale saudita «invece ha continuato a usare il denaro destinato agli aiuti per scavare i tunnel e per comprare armi continuando a tenere in ostaggio circa due milioni di persone».
Dal 2007 la Striscia di Gaza è tenuta in ostaggio da Hamas da quando cioè il gruppo terrorista vinse le elezioni (apparentemente regolari) indette l’anno prima dopo il ritiro di Israele alle quali seguirono violenze e persecuzioni contro i membri di Al Fatah che infine sfociarono nella costituzione di un regime islamista fortemente repressivo. Da allora la situazione della Striscia di Gaza è andata progressivamente peggiorando (anche per i conflitti con Israele) nonostante i miliardi di dollari inviati dalla comunità internazionale e dai Paesi arabi.
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