Le libertà occidentali si difendono a Gerusalemme

16 Settembre 2015

Cosa c’è veramente dietro agli scontri sempre più violenti che avvengono ormai quotidianamente sul Monte del Tempio (o come lo chiamano erroneamente i musulmani e certi medi italiani, “la spianata delle moschee”) a Gerusalemme? Semplice, c’è uno scontro prettamente religioso dove c’è una religione, l’Islam, che si arroga il Diritto di dichiarare un luogo come “santo” e di loro esclusiva pertinenza a dispetto della santità storica, quella vera, che quel luogo rappresenta per l’ebraismo e il cristianesimo.

Palestinesi dentro alla Moschea di Al-Aqsa pronti ad "accogliere" i visitatori del Monte del Tempio
Palestinesi dentro alla Moschea di Al-Aqsa pronti ad “accogliere” i visitatori del Monte del Tempio

Il tutto è di una semplicità persino imbarazzante. Non ci sono altre ragioni dirette. E’ vero, ci potrebbe essere l’intenzione da parte palestinese di voler scatenare una terza intifada ripetendo quanto successo all’inizio della seconda intifada, quando venne presa a pretesto la passeggiata di Ariel Sharon al Monte del Tempio. Ma alla fine il tutto si ricollega alla volontà islamica di impossessarsi di un luogo che è sacro anche alle altre due grandi religioni monoteistiche, ma per ragioni storiche e controprovate e non perché uno alla mattina si è svegliato e ha detto che Maometto era volato in Paradiso dal Monte del Tempio.

Questa volta la scusa islamica per menar le mani è l’idea, del tutto inventata e non corroborata dai fatti, che il Governo israeliano intenda cambiare le regole che disciplinano l’ingresso al Monte del Tempio, detto anche Spianata delle Moschee. Ma fino ad oggi gli unici che hanno cercato in tutti i modi di cambiare quelle regole sono i musulmani (che prendono la forma di palestinesi) i quali ormai da anni cercano di impedire l’ingresso ai luoghi santi ad ebrei e cristiani pretendendo l’esclusiva di quei luoghi. La cosa, oltretutto, è facilmente verificabile, basta andare a Gerusalemme e cercare di visitare il Monte del Tempio. E se non credete a noi o alle migliaia di fedeli cristiani ed ebrei che ogni anno provano ad avvicinarsi al Monte del Tempio, potete chiederlo alla delegazione del Congresso americano che lo scorso mese di agosto ha cercato di visitare il Monte del Tempio subendo un vero e proprio attacco da parte dei musulmani. «C’è stato un tentativo di sopprimere completamente non solo ogni espressione di convinzione religiosa, ma anche ogni enunciazione della realtà storica» ha detto il delegato americano Trent Franks sconvolto da quell’attacco, aggiungendo che queste molestie «mostrano le dinamiche fondamentali del grande conflitto in atto in tutto il Medio Oriente».

Ecco, le parole del deputato americano Trent Franks riflettono alla perfezione quello che sta avvenendo sul Monte del Tempio, cioè la ferma volontà da parte islamica di voler sopprimere completamente ogni espressione religiosa che non sia l’Islam arrivando addirittura a ribaltare la storia. Tenetelo bene a mente perché quello che oggi avviene a Gerusalemme domani avverrà in Europa, quello che oggi subisce Israele domani sarà l’occidente a subirlo.

Ugo La Malfa diceva profeticamente che «la libertà dell’occidente si difende sotto le mura di Gerusalemme». Mai parole furono più giuste, lo vediamo proprio oggi che in tutto il mondo l’Islam commette ogni tipo di atrocità contro chi non si assoggetta al suo volere. Lo vediamo nelle distruzione commesse dagli estremisti islamici contro i luoghi santi delle altre religioni, dai Buddha di Bamiyan alla città di Palmira passando per Timbuctù. E meglio ancora le vediamo nelle prepotenze del Monte del Tempio a Gerusalemme, violenze che ci mostrano come se non fosse per Israele i cristiani non potrebbero mai andare a visitare i loro luoghi santi. Dovrebbero fare un’altra crociata per potervi accedere.

Questa è la vera verità su quello che sta avvenendo sul Monte del Tempio a Gerusalemme, una verità che parla di sopruso da parte dell’Islam e di pretesa che quel luogo santo ad ebrei e cristiani divenga di esclusiva pertinenza islamica, in barba alla storia, quella vera non quella inventata di sana pianta. L’eventuale terza intifada che tutti temono ne sarebbe solo la logica conseguenza.

L’occidente deve sapere che le sue libertà, i suoi valori, la sua democrazia si difendono veramente sotto le mura di Gerusalemme e che se quelle mura dovessero cadere sotto gli attacchi islamici la strada verso la Jihad globale sarà veramente aperta. Cercate di ricordarlo la prossima volta che attaccate Israele.

Scritto da Lila C. Ashuryan

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