Le autorità israeliane hanno rilasciato il terzo gruppo di terroristi palestinesi nel quadro di un accordo con ANP e Stati Uniti per la ripresa dei colloqui di pace. In totale sono stati rilasciati altri 26 terroristi, tutti condannati per omicidio di civili o militari israeliani.
I terroristi, dei quali 23 sono stati trasferiti in Cisgiordania e tre a Gaza attraverso il valico Erez, sono stati accolti come eroi dai loro famigliari e da una discreta folla di fanatici. Di contro i famigliari delle vittime israeliane hanno manifestato contro la loro liberazione fino all’ultimo momento senza però ottenere che la scarcerazione dei terroristi venisse sospesa.
Chiaramente raggiante Abu Mazen che ha definito questi vigliacchi assassini “eroi del popolo palestinese” e si è impegnato affinché tutti i terroristi detenuti in Israele vengano liberati. «Questo è il giorno di felicità per la nostra nazione, le nostre famiglie e i nostri prigionieri, gli eroi che hanno visto la luce della libertà», ha detto Abu Mazen davanti a una folla inneggiante agli “eroi palestinesi”. Poi ha aggiunto che la ANP è impegnata affinché questo non sia l’ultimo rilascio di terroristi e che non ci sarà nessun accordo di pace definitivo fino a quando anche un solo palestinese sarà detenuto in Israele.
Durissime le critiche che arrivano da tutta Israele verso questa decisione. Netanyahu ha detto che “è stata una decisione difficile ma necessaria”. L’accordo mediato la scorsa estate dal Segretario di Stato americano, John Kerry, prevedeva il rilascio di 104 terroristi in cambio della possibilità di costruire a Gerusalemme Est. Ora i palestinesi sembrano non riconoscere più questo accordo, almeno per quanto riguarda le loro garanzie e avanzano prepotentemente pretese sulla capitale di Israele. Per questo l’opposizione israeliana è furiosa con il Premier.
Tra qualche tempo ci sarà un nuovo rilascio di terroristi, il quarto, dopo di che a detta di Netanyahu verrà approvato il piano per la costruzione di 1.400 nuovi alloggi in Cisgiordania e a Gerusalemme Est come contropartita al rilascio dei terroristi. Quindi, terroristi liberi in cambio di alloggi. A noi non sembra un gran bell’affare.
Sarah F.
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