Israele, Morgantini e Marwan Barghouti: una petizione per fermare gli odiatori

21 Aprile 2014

israele-luisa-morgantiniIsraele è un Paese democratico e come in tutti i Paesi democratici il dissenso è giustamente e ampiamente ammesso. In Israele ci sono addirittura ONG che prendono soldi pubblici e lavorano al fianco del nemico, di chi cioè ha come obbiettivo la distruzione dello Stato Ebraico. D’altra parte nessuno Governo al mondo è perfetto e quello israeliano non fa eccezione.

Ci sono però alcune cose che in nessun Governo democratico e in nessuna nazione democratica sarebbero ammesse. Una di queste è che persone esterne, per un puro e semplice sentimento di odio verso uno Stato o una etnia, lavorino costantemente e in maniera continuativa al fine di favorirne la distruzione. Insomma, c’è un confine tra l’essere critico verso il Governo di una nazione (qualsiasi nazione) ed esserne un nemico che punta alla sua distruzione. Fino ad oggi in Israele questo confine non si è visto e non è mai stato applicato permettendo a qualsiasi odiatore nemico del popolo ebraico e della democrazia di entrare impunemente in Israele, di usare lo Stato Ebraico per andare in lungo e in largo attraverso la Cisgiordania e persino nella Gaza occupata da Hamas per lanciare messaggi di odio verso Israele, strali antisemiti e soprattutto diffondere menzogne.

Questo confine si è ampiamente superato pochi giorni fa quando un gruppo di persone e organizzazioni italiane e straniere capeggiate da Luisa Morgantini ha lanciato una “operazione menzogna” senza precedenti denominata “Free Marwan Barghouti and all palestininans prisoners” per chiedere la liberazione di uno dei più temibili terroristi palestinesi della storia, Marwan Barghouti, una operazione seguita alla vergognosa e ignobile iniziativa del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che ha conferito a questo terrorista la cittadinanza onoraria di Palermo. Tra i primi firmatari di questa colossale “operazione menzogna” ci sono: Desmond Tutu, la CGIL, la Fiom, l’Arci, Libera, Rete della Pace, Don Ciotti, Gino Strada, Moni Ovadia, Andrea Camilleri, Ettore Scola. Questa gente descrive un terrorista pluriomicida che non ha esitato a massacrare donne e bambini come una sorta di “Mandela Palestinese” (leggete l’articolo di Deborah Fait su Informazione Corretta per sapere cosa ha fatto Barghouti), non perché ci credano veramente ma solo per puro odio verso Israele e verso tutto ciò che l’unica democrazia in Medio Oriente rappresenta.

Questa gente è a tutti gli effetti nemica di Israele e della democrazia, di ogni forma di democrazia. Mentre si ammanta di un alone da “difensori dei Diritti” lavora sistematicamente a fianco del terrorismo e si reca periodicamente in Israele per lanciare dallo Stato Ebraico le loro campagne di odio, le loro spudorate menzogne. Tutto questo lo fanno perché si approfittano della democrazia israeliana che permette loro di arrivare quando e come vogliono e di andare ovunque essi vogliano. Queste persone e queste organizzazioni sono nemiche di Israele e quindi non gli andrebbe permesso di poter entrare nello Stato Ebraico né nelle zone da esso controllato. Insomma, si prenda esempio per una volta dagli Stati Uniti che negano l’ingresso persino all’ambasciatore iraniano all’Onu perché negli anni 70 ha partecipato all’attacco all’ambasciata americana a Teheran. Si neghi a queste persone l’ingresso in Israele in quanto “persone non gradite”.

E’ questo che noi chiediamo allo Stato Ebraico di Israele attraverso una petizione da inviare all’ambasciata di Israele in Italia, di impedire cioè l’ingresso in Israele a queste persone sia nel territorio dello Stato Ebraico di Israele che nei territori da esso controllati. Prima che una questione di sicurezza è una questione morale. Questa gentaglia distribuisce menzogne come noccioline ma è libera di entrare tranquillamente in Israele e approfitta proprio di questo per le loro campagne d’odio.

Qualcuno obbietterà che così facendo gli si darà visibilità e che in qualche modo si faranno passare da “vittime” e da “martiri” questi elementi vergognosi e che quindi politicamente potrebbe essere un errore. Forse è vero, ma non è nemmeno più possibile tollerare che dei nemici di Israele e di ogni forma di democrazia possano essere liberi di girare tranquillamente per lo Stato Ebraico solo per lanciare le loro campagne di odio approfittando propri della democrazia israeliana. Per questo vi invitiamo a firmare la petizione anche se non siete israeliani o ebrei e magari non siete completamente d’accordo con questa iniziativa ma siete solo persone che credono nella democrazia e nella difesa di ogni democrazia e siete contro il terrorismo islamico che queste persone vogliono far passare per “resistenza”.

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