Israele e Siria ai ferri corti sul Golan

9 Giugno 2013

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Israele e Siria sono sull’orlo di uno scontro militare sul Golan. Lo riferisce un rapporto dell’Onu presentato sabato al Consiglio di Sicurezza da Herve Ladsous, sottosegretario generale delle Nazioni Unite per le operazioni di peacekeeping.

Secondo il rapporto alcuni carri armati siriani sarebbero entrati senza alcuna autorizzazione all’interno della zona cuscinetto che divide le postazioni siriane da quelle israeliane sulle Alture del Golan. Israele avrebbe immediatamente protestato presso le Nazioni Unite avvertendo che se i carri armati siriani non si fossero ritirati immediatamente avrebbe agito di conseguenza, un dichiarazione che all’Onu hanno preso come una minaccia di intervento militare.

Il “punto caldo” è quello del posto di frontiera di Quneitra che nei giorni scorsi è stato teatro di una feroce battaglia tra l’esercito siriano e i ribelli, un luogo che è diventato un simbolo più che essere in realtà un punto strategico. L’esercito di Assad ha usato tutta la forza di cui dispone per riprendere Quneitra e c’è riuscito solo dopo diversi giorni di battaglia durissima. Una volta fatto questo, per evitare una controffensiva dei ribelli, ha posizionato alcuni mezzi blindati all’interno della zona cuscinetto che, in teoria, dovrebbe essere controllata dalle forse delle Nazioni Unite. Questa mossa viola gli accordi di cessate il fuoco con Israele e viene considerata dall’IDF un atto ostile.

Va detto tuttavia che le Forze di Difesa Israeliane negano di aver minacciato un intervento armato contro i carri armati siriani penetrati nel Golan, pur ammettendo di aver sollevato la questione con una protesta ufficiale presso le Nazioni Unite. Rimane però alta l’attenzione e il dispositivo militare israeliano sul Golan è stato ulteriormente rafforzato.

Da segnalare che nei giorni scorsi è avvenuto anche un fatto del tutto inedito proprio nella zona di Quneitra, quando un gruppo piuttosto numeroso di profughi siriani si è presentato al posto di frontiera israeliano chiedendo di poter entrare in Israele. I militari israeliani, una volta appurato che i profughi non correvano alcun rischio e che la situazione al di la della frontiera era stabilmente in mano all’esercito siriano, hanno negato loro l’accesso. Purtroppo il rischio di infiltrazione di terroristi anche tra i profughi è molto alto e l’IDF ha giudicato che permettere di entrare in Israele a qualche centinaio di siriani sarebbe stato un rischio troppo alto.

Sarah F.

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