In Iran non si fanno intimidire dalle minacce di sanzioni per il loro programma balistico e rilanciano la sfida all’occidente con nuovi test missilistici. Ieri ne hanno dato ulteriore prova testando un missile da crociera lanciato da un sottomarino.
Lo ha reso noto il Ministro della Difesa iraniano, Gen. Hossein Dehqan, che attraverso un memo ha annunciato che durante le esercitazioni militari svolte nei giorni scorsi nel Golfo Persico la marina militare iraniana ha lanciato con successo da un sottomarino un missile da crociera che ha raggiunto con precisione il suo bersaglio. Il Generale Hossein Dehqan non ha fornito altri dettagli sul missile se non che è un vettore innovativo e che è stato denominato Nasir.
Secondo alcune agenzie di stampa iraniane l’Iran avrebbe testato anche nuovi missili a guida laser ma non è chiaro se il Nasir fa parte di questa categoria né è stato divulgato il raggio di azione di questo nuovo missile.
Le intelligence mediorientali in queste ore stanno verificando la veridicità dell’annuncio del Generale Hossein Dehqan che è stato ripreso anche dalla alcune testate arabe del Golfo allarmate dalla crescente minaccia iraniana. Il quotidiano Al-Awsat oltre all’allarme per il test missilistico riporta anche alcune dichiarazioni dei comandanti militari iraniani tra le quali spicca quella di Ali Fadavi, comandante delle divisione navale delle Guardie della Rivoluzione Iraniana, il quale afferma che la marina iraniana è in grado di affrontare qualsiasi avversario nel Golfo Persico e in qualsiasi altro mare.
La minaccia sottovalutata
In Iran non vanno tanto per il sottile quando si tratta di sviluppare armi, ma in occidente a nessuno sembra importare di quello che fanno gli Ayatollah iraniani. Eppure negli ultimi mesi i test di missili balistici sono stati diversi. Di quello di ieri, che pure ha una certa importanza per il fatto che il missile è stato lanciato da un sottomarino, non ne ha parlato praticamente nessuno. E’ come se il mondo si stesse disinteressando del crescente pericolo iraniano sebbene sia del tutto evidente, un pericolo che non riguarda solo Israele, più volte minacciato, ma anche il resto del mondo.
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