L’Iran non invierà missili ad Hamas, troppo complesso, li produrrà direttamente a Gaza. E’ questo, secondo l’intelligence israeliana, l’accordo di collaborazione militare tra Teheran e Hamas raggiunto pochi giorni fa tra la delegazione di Hamas volata in Iran e il regime degli Ayatollah.
Ieri sera il capo di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, ha detto che da oggi i terroristi che tengono in ostaggio la Striscia di Gaza saranno in grado di distruggere Tel Aviv in 51 minuti. La difesa israeliana non prende sottogamba le minacce, per quanto fantasiose, del leader di Hamas. Secondo l’intelligence di Gerusalemme gli iraniani vorrebbero replicare a Gaza quanto stanno facendo in Siria, vorrebbero cioè costruire i missili direttamente nella Striscia di Gaza. E’ infatti molto più facile e sicuro contrabbandare i singoli componenti per poi assemblarli sul posto. Questo potrebbe significare che nel giro di poco tempo Hamas sarà i grado di avere missili potenti e precisi in grado di arrivare a Tel Aviv.
Sempre ieri sera Yahya Sinwar ha ribadito che l’accordo di riconciliazione palestinese non cambierà di una virgola l’obiettivo di Hamas che è quello di distruggere Israele e per questo ha invitato «il popolo palestinese a una grande guerra di liberazione» aggiungendo che «Hamas non è mai stato così forte».
Durante la recente visita di una delegazione di Hamas a Teheran il consulente per il Ministero degli Esteri iraniano, Hussein Sheikh Al-Islam, ha ribadito il totale appoggio dell’Iran ad Hamas aggiungendo che «di qualsiasi cosa Hamas abbia bisogno per raggiungere il suo obiettivo (la distruzione di Israele n.d.r.) Teheran glielo fornirà».
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