Hamas contro la risoluzione presentata all’Onu da Abu Mazen attraverso la Giordania che chiede il ritiro di Israele entro i confini del 1967. Secondo i terroristi palestinesi quella risoluzione prevede che ci sia uno Stato Israeliano e quindi va contro gli interessi e il volere del popolo palestinese.
Il portavoce di Hamas a Gaza, Sami Abu Zuhri, ha invitato l’Autorità palestinese a ritirare la risoluzione, dicendo che «non rappresenta il volere del popolo palestinese». Lo ha riferito l’agenzia di stampa cinese Xinhua.
Critico anche il terrorista palestinese Marwan Barghouthi che dal carcere dove è detenuto per scontare diversi ergastoli fa sapere attraverso una lettera di non essere d’accordo con la risoluzione presentata dalla ANP alle Nazioni Unite in quanto, a detta di Barghouthi, «parlare di scambio di territori indebolirà la posizione del popolo palestinese». Lo fa sapere l’agenzia Ma’an.
Il Fronte Democratico per la Liberazione della Palestina (FDLP) è dello stesso avviso di Marwan Barghouthi e aggiunge che «la risoluzione è confusa e rischia di legittimare Israele» mentre non parla del “Diritto al Ritorno” e della distruzione degli insediamenti che, secondo il FDLP, sono da considerarsi come un crimine di guerra.
Da Algeri, dove è andato a elemosinare altri soldi, Abu Mazen fa sapere che la risoluzione verrà discussa dal Consiglio di Sicurezza entro la fine dell’anno e che il suo obiettivo è quello di «una grande Palestina con Gerusalemme come capitale e il ritorno di tutti i palestinesi». Secondo l’agenzia Ma’an il leader della ANP avrebbe anche avvisato che «se non verranno accolte le richieste palestinesi l’Autorità Nazionale Palestinese taglierà tutti i rapporti con Israele», il che è già una barzelletta visto che la ANP vive degli aiuti israeliani, centinaia di migliaia di palestinesi lavorano in Israele, si curano in Israele, l’energia elettrica, i telefoni e internet vengono forniti da Israele. Quando si dice spararle veramente grosse.
Il quadro che viene fuori da queste notizie è quello di un mondo palestinese diviso su molti fronti ma unito sotto il fronte della cancellazione di Israele. Questa è l’unica cosa che mette d’accordo tutti.
[glyphicon type=”user”] Scritto da Sarah F.
[glyphicon type=”euro”] Sostieni Rights Reporter
[glyphicon type=”camera”] L’immagine di questo articolo è stata presa da internet. La sua provenienza non ci è nota.
Seguici su…