Guerra di Gaza: la riscossa dei tromboni da salotto

Siria, 160.000 morti ammazzati, oltre tre milioni di profughi, immani stragi e violenze. Migliaia di “palestinesi” gazati, massacrati come carne da macello sia da Assad che dai “resistenti”. Sentito nulla? Sentito qualche “esperto” o qualche amante dei “palestinesi” alzare la voce, denunciare una strage, scrivere una dotta analisi sul problema? NO. Silenzio assoluto.

Egitto, Fratellanza Musulmana annichilita, decine di morti per le strade, centinai di condanne a morte, distruzione di tutti i tunnel che entrano a Gaza, costruzione di una barriera difensiva contro Hamas che ha comportato la distruzione di decine di case lungo il confine con Gaza. Sentito qualcosa dai soliti tromboni esperti di vicende palestinesi e arabe? NO. Silenzio assoluto.

Israele, centinaia di missili piovuti sul territorio israeliano, vari tentati di strage sventati, diversi avvisi lanciati in due anni di lanci continui di missili e appena si difende i tromboni partono all’attacco. Persino pseudo-ebrei da salotto, odiatori radical chic della loro stessa gente che si improvvisano esperti di vicende mediorientali che scrivono lunghi editoriali di accusa sulla “reazione sproporzionata” di Israele.

Come si spiega questa cosa? Perché gli 80 morti di Gaza valgono molto di più dei 160.000 morti siriani? E non mi si venga a dire che non è una questione di numeri, perché lo è eccome. E’ vero, un morto innocente è sempre un morto innocente, ma è più morto se muore a Gaza. Come mai? Semplice, perché se Assad ammazza 160.000 persone è nell’ordine delle cose, se invece un caccia israeliano uccide per sbaglio un abitante di Gaza che faceva da scudo umano commette un genocidio.

Ma qualcuno ha ancora il senso della misura? E’ vero, sarebbe meglio che non morisse nessuno, sarebbe meglio che Hamas la smettesse di sparare missili su Israele e che magari invece di comprare armi con quei soldi ci costruisse quei desalinatori che l’Unione Europea ha finanziato ormai una decina di volte. Sarebbe meglio che Israele invece di spendere milioni di dollari al giorno nel sistema Iron Dome li spendesse in welfare. Vorrebbe dire che c’è pace. Ma non c’è pace in Medio Oriente e se non c’è è perché un gruppo terrorista continua da anni a tenere in ostaggio 1,5 milioni di persone e a minacciare un intero paese. Un gruppo terrorista, non resistenti o combattenti per la libertà. Assassini seriali che non hanno nulla da invidiare a quelli dell’ISIL.

Non ci vuole una laurea in giornalismo o un master all’università di Gaza per capire questo. Eppure i tromboni da salotto, gli ebrei ebri d’odio verso i loro fratelli fanno di tutto per giustificare questi assassini. Lo sanno che sono assassini ma quando c’è di mezzo Israele l’odio prende il sopravvento. Prende così il sopravvento da far definire la morte accidentale di 80 persone un “genocidio” mentre il massacro deliberato di 160.000 persone passa in secondo piano, diventa una casualità. Si può essere così ipocriti?

[glyphicon type=”user”] Scritto da Adrian Niscemi

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5 Comments Lascia un commento

  1. In Siria negli ultimi 2 anni secondo stime ufficiali sono morti circa 10.000 – DIE-CI-MILA – bambini su un totale di 170.000 vittime. Molti dei piccoli sono stati stuprati, torturati e obbligati ad arruolarsi sotto qualche bandiera ma non ho mai visto in rete la medesima – e legittima – mobilitazione/orrore di questi ultimi 3 gg in favore delle piccole vittime palestinesi – vittime di IDF certo ma soprattutto vittime della meschinità di Hamas i cui capi non esitano a farsi scudo di civili.
    Ora le cose sono 2: o i bambini siriani, secondo il popolo di Internet, valgono meno, mooolto meno di quelli palestinesi e dunque conclamiamo il nostro incredibile razzismo per cui vi sono popoli di serie A e popoli di serie Z, oppure alberga in tutti noi un subdolo, strisciante e ipocrita antisemitismo secondo cui l’ebreo ci sta simpatico solo quando sta dietro un filo spinato e con delle cifre marchiate sul braccio ma quando si vuole difendere e ribellare a chi gli lancia addosso 400 missili in 6 mesi beh, allora l’ebreo ci fa incazzare! E mooolto meschinamente sfruttiamo 20-25 cadaverini di Gaza per il nostro vero scopo: delegittimare e infangare l’unica democrazia del Medio Oriente che, con tutti i suoi difetti rimane una rara isola di libertà anche per 1,5 milioni di arabi che lì abitano, votano, studiano e addirittura estrinsecano le loro libere tendenze sessuali rifugiandosi a Tel Aviv con i loro compagni.
    Liberi di contestare, per carità, perché il problema mediorientale è serio e complesso, ma per favore, un po’ di obbiettività in più e grettezza in meno…

  2. Se la storia del Califfato Mondiale prende consistenza…Credo che molte persone cambieranno idea e ci faranno anche un figurone.- Saluti

  3. Ora bisogna chiudere i conti con Hamas, basta tergiversare dare ascolto al segretario dell’ONU o nientemeno che a Barack Obama, ora Israele ha la possibilità di schiacciare e distruggere per sempre i gruppi terroristici di Gaza e dintorni l’opinione pubblica Israeliana non capirebbe questa volta se ci si fermasse nel momento della quasi distruzione dei barbuti di Gaza, non possono bastare i bombardamenti aeri, bisogna entrare a Gaza e distruggere tutte le infrastrutture del terrore arrestare incarcerare chi si arrende e intendo i miliziani , mentre chi non ne ha intenzione che sia ucciso, governare la striscia di gaza per un paio di anni, creare delle infrastrutture degne di questo nome, fogno depuratori centrali elettriche ospedali pronti soccorso e scuole ecc…. Poi chiaririrsi con Abu Mazen consegnargli la striscia , e poi chiarire che la primo missile va nel fosso anche lui, e ora di eliminare alla radice questi sanguinari terroristi, ora se ne ha una grande possibilità militare e politica, speriamo che a Gerusalemme non si continui a rinviare ancora come negli ultimi anni.

  4. Salve, è noto che alla gente no interessa la Siria perché non ci sono ebrei da incolpare. Si incolpa Israele e si inventano bufale contro di esso in quanto è lo stato degli ebrei e si colpisce Israele per colpire gli ebrei. L’antisemitismo non è mai finito e l’europa ed i musulmani lo esercitano ininterrottamente da secoli

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