E’ un sistema mafioso quello usato in Egitto dalla Fratellanza Musulmana per costringere intere famiglie, bambini compresi, a rimanere in piazza in attesa dello sgombero forzato dei siti dove i sostenitori della Fratellanza Musulmana, o presunti tali, si sono radunati.
Secondo quanto ci viene riferito da volontari sul posto, moltissime persone che attualmente sono in piazza Rabaa e Nahda provengono dai villaggi del delta del Nilo e del sud dell’Egitto e non quindi dal Cairo. Per lo più sono contadini che dietro alla promessa di un pagamento sono stati portati con dei pulman dalla Fratellanza Musulmana nelle piazze oggetto delle manifestazioni a favore di Mohamed Morsi. A seguito dei diversi ultimatum lanciati dal nuovo governo per lo sgombero pacifico delle piazze, moltissime di queste persone volevano lasciare i siti delle manifestazioni e tornare a casa con i loro figli. Ma il servizio di sicurezza dei Fratelli Musulmani ha impedito loro di allontanarsi, a volte con la bugia che i militari non li avrebbero fatti passare, altre volte con la violenza e le minacce.
«E’ una situazione scandalosa che andrebbe denunciata – ci dice un volontario di una ONG egiziana – invece i media internazionali sembrano affascinati dalla Fratellanza Musulmana e dai loro metodi mafiosi» .
Tornano alla mente gli incredibili servizi dell’inviata in Egitto di Rai News 24, Lucia Goracci, che ha messo le tende all’interno della Fratellanza Musulmana e ne difende spudoratamente le idee islamico-estremiste con servizi faziosi e spesso spregiudicati. Un grosso passo indietro per il canale “all news” della RAI che dopo l’abbandono di Mineo e con il restiling imposto da Monica Maggioni sembrava aver imboccato la via della informazione corretta e non faziosa.
Ennesimo ultimatum del nuovo Governo egiziano
Il nuovo Governo in Egitto ha diffuso questa mattina l’ennesimo ultimatum ai sostenitori dei Fratelli Musulmani affinché lascino pacificamente le piazze. Il Governo ha dato tempo fino a questa sera poi ha avvisato che avrebbe proceduto allo sgombero forzato. La notizia però non è arrivata all’interno delle piazze Rabaa e Nahda, opportunamente oscurata dai Fratelli musulmani, e quindi i manifestanti non sanno che possono uscire. Anche in questo caso la cara inviata di Rai News 24 si è ben guardata di riferirlo.
Sinai – smentita dall’esercito egiziano su presunto intervento israeliano
Il portavoce dell’esercito egiziano ha smentito la notizia secondo cui ieri un drone israeliano avrebbe attaccato un gruppo di terroristi nella Penisola del Sinai in territorio egiziano. «L’attacco è stato portato da elicotteri egiziani – ha detto il portavoce – e non c’è stato alcun intervento israeliano. La notizia è stata diffusa ad arte dalla Fratellanza Musulmana con la complicità di Hamas per screditare l’esercito egiziano». Il portavoce dell’esercito ha poi fatto il resoconto delle operazioni militari nel Sinai. Nell’ultima settimana l’esercito egiziano ha individuato e neutralizzato circa 70 terroristi, distrutto una decina di rampe di missili e demolito 98 tunnel che collegavano il Sinai alla Striscia di Gaza.
Sarah F.
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