Beppe Grillo, chi è questo comico balzato in testa alla hit parade dei “politici” più votati che ha creato dal nulla un movimento (il Movimento 5 Stelle) che sta terrorizzando i partiti italiani? Ce lo dice Michele Di Salvo con un articolo che è tutta una sorpresa intitolato “Chi e cosa c’è dietro Grillo e al movimento 5 stelle” (qui il link all’articolo aggiornato) .
Bisogna dire che l’articolo e la relativa ricerca di Di Salvo è un vero capolavoro, certamente frutto di un lavoro certosino che svela alcuni retroscena sul Movimento 5 Stelle che non ti aspetti ma che, sotto certi aspetti, confermano quanto di “brutto” avevamo pensato su Grillo e sul suo movimento/partito.
E così, grazie al lavoro di Michele Di Salvo, scopriamo che mentre Grillo parla di “democrazia sul web”, di “rete libera”, di “web senza padroni”, mente sapendo di mentire e che in effetti la sua “creatura” è tutto fuorché democratica, una specie di Grande Fratello che controlla tutto e tutti. L’articolo di Di Salvo va letto veramente tutto d’un fiato perché è autentico, fa nomi e cognomi e non guarda in faccia nessuno.
Essendo noi categoricamente contrari ai “copia-incolla integrali” che, a nostro parere, non premiano il lavoro degli autori, vi rimandiamo all’articolo (il link lo abbiamo inserito nell’introduzione ma lo ripetiamo qui per essere sicuri che non lo perdiate mentre se volete potete leggere tutta la ricerca in versione PDF questo è il link) limitandoci a farne una semplice e scarna analisi riprendendone solo alcuni punti salienti (in grassetto).
Di Salvo ha scoperto che dietro al Movimento 5 Stelle c’è ufficialmente la “Casaleggio Associati” che poi è anche comproprietaria de Il Fatto Quotidiano ( e qui già si spiegano alcune cose). Questa società di marketing, che fino a poco tempo fa gestiva anche il blog di Di Pietro e ne influenzava le scelte politiche, adotta un sistema che, secondo Di Salvo è “semplice e geniale”: interviene con centinaia di avatar su twitter, su facebook e su qualunque blog si occupi di Beppe Grillo o del Movimento Cinque Stelle e lo influenza scrivendo testi, mettendo “mi piace”, cancellando come spam interventi giudicati scomodi. In sostanza Di Salvo ci spiega come “tutte le multinazionali lavorano così, ma Beppe Grillo è il primo che sulla base di un sistema del genere costruisce un vero e proprio partito politico virtuale”.
Nella sua ricerca Di salvo spiega ancora che: “Proseguendo l’inchiesta mi sono accorto del fatto che molti militanti del Movimento 5 Stelle sono a conoscenza di questo fatto. Alcuni se ne fregano, perché militano sperando in un posto di lavoro e magari ottenendolo. Alcuni se ne vanno schifati. Altri cercano disperatamente di combattere dall’interno del movimento, anche se le loro frasi di protesta vengono sistematicamente cancellate. Altri vengono cacciati via. Incredibile. Beppe Grillo é quindi quanto di più antidemocratico e vicino al Grande Fratello di orwelliana memoria sia mai stato creato”. Capito? Beppe Grillo sarebbe tutto meno che democratico, anzi, controlla tutto e tutti e chi non è d’accordo con lui lo caccia. Mi ricorda un altro comico prestato alla politica: Berlusconi.
Guardate, io vi consiglio veramente di leggere tutta la ricerca in formato PDF (vi rimetto il link a costo di far incazzare i motori di ricerca) perché ne vale veramente la pena. E voglio chiudere questo mio invito a leggere la ricerca di Di Salvo con una sua ulteriore considerazione che fa davvero pensare. Michele Di Salvo concludendo afferma: “Ho scartabellato fra azionisti e clienti della Casaleggio Associati, ovvero coloro che la condizionano. Giapponesi ed Americani, solo Giapponesi ed Americani, tutta gente che punta le sue carte sull’esplosione dell’Euro ed il crollo dell’Unione Europea. Esattamente ciò che Grillo chiede oggi: fuori dall’Euro, fuori dalla UE. Mio Dio. Proprio in un momento in cui l’Italia é in mano ad un governo debole e infigardo, non eletto democraticamente, ed i partiti si dividono su sciocchezze infantili. Mio Dio. Non so nemmeno cosa proporre, a parte il fatto che questa situazione venga resa pubblica. Ho grandissima stima di molti giornalisti che lavorano a Il Fatto Quotidiano. Ma ricordo Mani Pulite ed il fatto che noi giornalisti fummo gli apripista sciocchi e vanesi dell’ascesa al potere di Silvio Berlusconi. Beppe Grillo mi fà di colpo rimpiangere il Nano. Ho paura, e non é uno scherzo”. Alla rete l’ardua sentenza.
Bianca B.
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